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Ekom "inventa" la private label - Distribuzione Moderna

Ekom "inventa" la private label

Ekom "inventa" la private label - Distribuzione Moderna

Ekom "inventa" la private label

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Luca Salomone

Pur avendo molti marchi di fantasia, la catena non aveva mai speso il proprio nome su una linea di prodotti. KOMEte è un termine accattivante, anagrammatico, che copre un'ampia gamma di referenze di IV gamma. Il futuro è nell’estensione.

A metà maggio Ekom, catena discount del Gruppo Sogegross, da sempre concentrata sui freschi, ha lanciato la sua prima private label. Si tratta di un'operazione strategica, come ci spiega il direttore di canale, Giuseppe Marotta.

In che senso è la prima?

Pur avendo – come consueto nel nostro canale - una quota elevata di prodotti non Idm (circa l'80%), fino ad ora ci siamo avvalsi esclusivamente di marchi di fantasia di fornitori esterni. Questa gamma, KOMEte, rappresenta per la prima volta prodotti che portano il nostro nome. Il termine nasce dall’unione dell’anagramma della nostra insegna con il pronome "te", a sottolineare la vicinanza al cliente e al territorio. 

Quanti sono i prodotti KOMEte e quali le prospettive di sviluppo?

Facciamo una premessa: siamo partiti da ciò che sappiamo fare meglio e che meglio ci rappresenta: il fresco, in particolare l'ortofrutta, che è sempre stata uno dei nostri punti di forza. Il lavoro ha richiesto circa sei mesi, necessari a identificare il marchio giusto, in grado di estendersi anche ad altre categorie alimentari. Attualmente, l’offerta di KOMEte si basa interamente sulla quarta gamma, un mercato caratterizzato da alte rotazioni, con 22 referenze: 19 insalate e 3 prodotti pronti da cuocere. I prossimi sviluppi, previsti per fine settembre 2025, riguarderanno minestre e zuppe, mantenendo un target di circa 22 referenze. Inoltre, stiamo già lavorando sulla frutta secca confezionata, con l’obiettivo di sviluppare almeno 50 nuovi prodotti

Ci sono altre categorie oltre a quelle citate?

Se questi sono i nostri primi passi, prevediamo anche la trasformazione di un nostro prodotto, "Gusta la Busta", che comprende 17 referenze tra formaggi e salumi confezionati. Sarà un rifacimento completo, estendendosi fino al packaging e alle etichette, con 6 vaschette e 11 buste. Oltre alla gastronomia da asporto, avvieremo una serie di sviluppi nel settore dei surgelati, ma questo lancio è previsto per il 2026. 

Il 2026 non è troppo lontano, considerando la concorrenza delle Mdd?

Noi siamo un'azienda molto pragmatica, e preferiamo comunicare in anticipo solo ciò che ha una base concreta. Sviluppare una linea di Mdd richiede l'attenzione a ogni prodotto, con l’implementazione di singole strategie di lancio, investimenti in comunicazione e collaborazione tra management e buyer, che sono fondamentali per monitorare vendite, rotazioni e domanda.

Anche i prodotti non ortofrutticoli porteranno il nome KOMEte?

Il nostro obiettivo è di adottare sempre più il nostro marchio, che, come ho detto, avrà diverse estensioni, per raggiungere un assortimento equilibrato e sistematico, gestibile dai nostri affiliati. Attualmente, su una rete totale di 125 negozi, 46 sono di proprietà e 79 in franchising. È importante che i pesi delle varie categorie siano ben ponderati, per garantire una copertura uniforme, considerando che parliamo di metrature medie di 499 mq.

La quarta gamma ha vissuto periodi di alti e bassi. Qual è la situazione attuale?

Oggi la situazione si è stabilizzata. Le insalate fresche, lavate e tagliate, stanno nuovamente crescendo, mentre i piatti pronti continuano a mantenere il loro appeal, soprattutto nel settore plant-based. È fondamentale, come ci insegnano le strategie di trade marketing, avere alcuni prodotti di richiamo, come la busta di insalata a 99 centesimi, frequentemente pubblicizzata nei volantini. Non si tratta di abbassare la qualità, ma di attrarre il consumatore offrendo un prodotto sano e sicuro, fornito da un partner fidato, con eccellenti certificazioni e tecnologie avanzate, selezionato attraverso panel test.

Cosa ne pensa del potenziale successo di questa iniziativa?

Posso affermare con sicurezza che avrà successo. Tutti i prodotti attualmente lanciati o in fase di sviluppo rientrano nello stile di consumo moderno, che combina salute, freschezza, opzioni vegetali e leggerezza. Basti pensare a quanti sportivi consumano frutta secca come fonte energetica naturale. Credo che, grazie a questa iniziativa, rafforzeremo l’identità e la fedeltà al marchio Ekom, offrendo ai nostri imprenditori una maggiore visibilità legata ai lanci.

Cosa ne pensa di inserire la frutta di gamma, come macedonie e vaschette?

Dobbiamo riflettere attentamente, poiché, come ho detto, è fondamentale prendersi il tempo necessario per lavorare bene. Sebbene questi prodotti siano più stagionali, questi sono sicuramente interessanti, per il loro valore nutrizionale e il servizio che offrono. Abbiamo qualche produzione interna, ma non posso dire che ci sia già un progetto definito. Faremo tutto a tempo debito.

La scheda di Ekom

Proprietà:                             Gruppo Sogegross

Data di nascita:                    1993

Fatturato 2024:                     oltre 313 milioni di euro

Dipendenti complessivi:        540

Totale punti vendita:             125 (46 di proprietà e 79 affiliati)

Regioni:                                5: Liguria, Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Toscana

Incidenza prodotti Idm:         ≈20%

Incidenza marchi di fantasia ≈80%

Fonte: Gruppo Sogegross 

       
       

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