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Ovs oltre il moderno
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Ovs oltre il moderno
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Ovs riparte dalla moda e dalla telematica e, come vedremo, anche dalla Borsa. Dopo la notizia dell’accordo con Google Enterprise, che mette a disposizione dei clienti servizi innovativi e tecnologie all'avanguardia in termini di customer experience sia all'interno del punto vendita che via web, l’insegna ha aperto a Milano, il 29 maggio, un concept che segna un orientamento radicalmente diverso anche per il futuro, visto che, sulla base dei risultati, il format potrebbe essere replicato in altri grandi centri.
La location è di assoluto prestigio: Via Dante angolo Via Giulini, dunque fra il Duomo e il Castello Sforzesco. Qui si trovano raccolti, in 900 mq su 3 piani, il meglio delle collezioni moda uomo e donna e le soluzioni più avanzate per lo shopping: camerini virtuali, servizio clicca e ritira, acquisto telematico in store, tramite totem o grazie ad assistenti muniti di iPad.
"Questo bellissimo negozio segna una svolta nel percorso di Ovs – conferma Stefano Beraldo, amministratore delegato di Gruppo Coin - che trasforma la sua connotazione industry ed evolve affermando definitivamente il passaggio da selezionatori-produttori ad autori. Con Ovs Via Dante vogliamo enfatizzare l'evoluzione del merchandising e l'eccellente lavoro realizzato nelle ultime stagioni dal nuovo team di design. E' un negozio contemporaneo, pulito, essenziale che lascia da parte i segni forti per valorizzare e rendere assoluto protagonista il prodotto".
La scelta di guardare a una fascia decisamente più alta – sottolineata nel nuovo concept dall’esclusione del reparto “bambino” - corrisponde al parallelo rilancio di Upim nella fascia media e popolare e trova buone ragioni nei risultati di Ovs.
Negli ultimi 10 mesi l’insegna ha avuto tassi di crescita del 6% a rete omogenea. In 9 anni il network è schizzato da 200 agli attuali 725 negozi, di cui 133 esteri (Paesi arabi, Est europeo, Balcani, Spagna ecc.). Il piano degli opening prevede, entro la fine dell’anno, 80 nuove strutture nazionali e circa 40 oltre confine.
Non è tutto. L’inaugurazione milanese è stata anche l’occasione per fare il punto sul progetto che, con la supervisione di Lazard, porterà in Borsa l’insegna di grandi magazzini più amata dagli italiani. E’, in fondo, il grande ritorno in Piazza Affari di Coin, dopo il delisting del 2011, conseguente alla presa di controllo (97%) del fondo BC Partners.
Il calendario delineato da Beraldo, non ancora definitivo e da leggere al condizionale, è comunque preciso. Lo spin off di Ovs dovrebbe andare in porto in settembre, in concomitanza con l’assorbimento della consorella Upim (227 negozi a fine 2014, compresa la catena Blukids).
L’entrata alle grida è fissata, molto probabilmente, già entro la fine di dicembre. Il tutto significherà, per la casa madre, l’afflusso di capitali freschi da destinare alla rete. "Siamo un'azienda con molti piani evolutivi – ha detto l’amministratore delegato -. Affluiranno parecchi soldi, che rafforzeranno la struttura patrimoniale e ci consentiranno di tornare a spingere sullo sviluppo".
Per il lato strettamente finanziario l’operazione dovrebbe concretizzarsi tramite una Ops (Offerta pubblica di sottoscrizione) interamente in aumento di capitale – gli azionisti non dovranno vendere i propri titoli –, con un flottante di almeno il 30%.
Resta da approfondire l’alleanza con il colosso di Mountain View. “La partnership con un leader nel settore tecnologico come Google Enterprise – afferma sempre Beraldo – ci consentirà di avere accesso a tecnologie di frontiera che ci permetteranno di accelerare l’interconnessione con i nostri clienti. Il primo retailer italiano si prende l’impegno di offrire ai propri consumatori soluzioni nuove ed esperienze di acquisto multicanale: il negozio rimarrà il luogo elettivo dove si completa la relazione con il cliente ma sarà arricchito da nuove esperienze di informazione e coinvolgimento “.
Eric Haddad, director enterprise SEMEA di Google, ribadisce il concetto: “Ovs e Google Enterprise lavoreranno insieme per coinvolgere i dipendenti e i clienti in un percorso di innovazione che unisce social collaboration, funzionalità di ricerca, le mappe e applicazioni 100% web di Google per migliorare le prestazioni a tutti i livelli, offrendo nel contempo ai clienti un'esperienza di acquisto innovativa e divertente in negozio e online".
Ha ancora un senso la distinzione fra old e new economy?
La location è di assoluto prestigio: Via Dante angolo Via Giulini, dunque fra il Duomo e il Castello Sforzesco. Qui si trovano raccolti, in 900 mq su 3 piani, il meglio delle collezioni moda uomo e donna e le soluzioni più avanzate per lo shopping: camerini virtuali, servizio clicca e ritira, acquisto telematico in store, tramite totem o grazie ad assistenti muniti di iPad.
"Questo bellissimo negozio segna una svolta nel percorso di Ovs – conferma Stefano Beraldo, amministratore delegato di Gruppo Coin - che trasforma la sua connotazione industry ed evolve affermando definitivamente il passaggio da selezionatori-produttori ad autori. Con Ovs Via Dante vogliamo enfatizzare l'evoluzione del merchandising e l'eccellente lavoro realizzato nelle ultime stagioni dal nuovo team di design. E' un negozio contemporaneo, pulito, essenziale che lascia da parte i segni forti per valorizzare e rendere assoluto protagonista il prodotto".
La scelta di guardare a una fascia decisamente più alta – sottolineata nel nuovo concept dall’esclusione del reparto “bambino” - corrisponde al parallelo rilancio di Upim nella fascia media e popolare e trova buone ragioni nei risultati di Ovs.
Negli ultimi 10 mesi l’insegna ha avuto tassi di crescita del 6% a rete omogenea. In 9 anni il network è schizzato da 200 agli attuali 725 negozi, di cui 133 esteri (Paesi arabi, Est europeo, Balcani, Spagna ecc.). Il piano degli opening prevede, entro la fine dell’anno, 80 nuove strutture nazionali e circa 40 oltre confine.
Non è tutto. L’inaugurazione milanese è stata anche l’occasione per fare il punto sul progetto che, con la supervisione di Lazard, porterà in Borsa l’insegna di grandi magazzini più amata dagli italiani. E’, in fondo, il grande ritorno in Piazza Affari di Coin, dopo il delisting del 2011, conseguente alla presa di controllo (97%) del fondo BC Partners.
Il calendario delineato da Beraldo, non ancora definitivo e da leggere al condizionale, è comunque preciso. Lo spin off di Ovs dovrebbe andare in porto in settembre, in concomitanza con l’assorbimento della consorella Upim (227 negozi a fine 2014, compresa la catena Blukids).
L’entrata alle grida è fissata, molto probabilmente, già entro la fine di dicembre. Il tutto significherà, per la casa madre, l’afflusso di capitali freschi da destinare alla rete. "Siamo un'azienda con molti piani evolutivi – ha detto l’amministratore delegato -. Affluiranno parecchi soldi, che rafforzeranno la struttura patrimoniale e ci consentiranno di tornare a spingere sullo sviluppo".
Per il lato strettamente finanziario l’operazione dovrebbe concretizzarsi tramite una Ops (Offerta pubblica di sottoscrizione) interamente in aumento di capitale – gli azionisti non dovranno vendere i propri titoli –, con un flottante di almeno il 30%.
Resta da approfondire l’alleanza con il colosso di Mountain View. “La partnership con un leader nel settore tecnologico come Google Enterprise – afferma sempre Beraldo – ci consentirà di avere accesso a tecnologie di frontiera che ci permetteranno di accelerare l’interconnessione con i nostri clienti. Il primo retailer italiano si prende l’impegno di offrire ai propri consumatori soluzioni nuove ed esperienze di acquisto multicanale: il negozio rimarrà il luogo elettivo dove si completa la relazione con il cliente ma sarà arricchito da nuove esperienze di informazione e coinvolgimento “.
Eric Haddad, director enterprise SEMEA di Google, ribadisce il concetto: “Ovs e Google Enterprise lavoreranno insieme per coinvolgere i dipendenti e i clienti in un percorso di innovazione che unisce social collaboration, funzionalità di ricerca, le mappe e applicazioni 100% web di Google per migliorare le prestazioni a tutti i livelli, offrendo nel contempo ai clienti un'esperienza di acquisto innovativa e divertente in negozio e online".
Ha ancora un senso la distinzione fra old e new economy?
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