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La ricetta di Esselunga dà solo buoni frutti

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La ricetta di Esselunga dà solo buoni frutti

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Redazione
Mercoledì scorso, ad Aprilia, c’era lo stesso fondatore, Bernardo Caprotti, a sottolineare un nuovo passo importante per Esselunga, ossia l’entrata nel Lazio, con un primo punto di vendita di 4. 00 metri quadrati. Un ingresso che porta il totale rete a 146 strutture in 7 regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e ora, appunto, Lazio.

Nell’immediato futuro, sempre in aprile, saranno inaugurati il negozio di Milano Porta Vittoria e il nuovo polo logistico di Firenze (per il quale sono stati investiti 97 milioni di euro). Inoltre, come risulta dal piano di assunzioni 2014-2015, che prevede 2000 nuovi posti di lavoro, gli opening programmati sono un’altra dozzina.

Il progetto Aprilia ha preso il via nel 2007, e vede impegnati 130 dipendenti, 90 dei quali provengono dal territorio circostante. Tutto il personale è stato avviato al lavoro, attraverso il programma di selezione e formazione interno, nei mesi precedenti, per fare acquisire esperienza e professionalità agli addetti. Il negozio pilota diventerà infatti, nel programma di sviluppo, la scuola del territorio laziale per altri allievi responsabili.

Si dimostra, quindi, la vitalità di Esselunga, che, anche nel 2013, mantiene risultati di rilievo, pur denunciando una certa sofferenza, con una contrazione di alcuni indicatori importanti: l’utile netto, che scende da 245 a 210 milioni di euro, il Mol, che passa a 505 milioni di euro (-6,7% rispetto al 2012), il risultato operativo, 328 milioni contro i 367 precedenti. Diminuzioni – come riassume la nota ufficiale – causate sia dall’assorbimento dell’inflazione ricevuta dai fornitori e della crescita dell’Iva, che non sono state trasferite ai clienti, sia dall’aumento di alcuni costi operativi.

Esselunga chiude il 2013 con vendite per 6.957 milioni (+1,7%) e con un pubblico di consumatori in aumento dell’1 per cento. Un incremento del fatturato tanto più significativo, in quanto ottenuto con prezzi di vendita costanti (per il secondo anno consecutivo) e in un mercato della gdo che, in tutta Italia e nelle Regioni in cui il gruppo opera, è in palese contrazione.

Si mantiene alto anche il livello degli investimenti, a 387 milioni di euro, contro i 382 del 2012, dati che portano il totale degli ultimi 4 anni a un valore superiore a 1,4 miliardi di euro.

In crescita l’organico medio, che si attesta oggi a 20.605 persone con un incremento di quasi 400 unità nel 2013.

Il tutto, insomma, conferma la strategia del gruppo, tesa a investire sullo sviluppo e sulla fidelizzazione, nonostante un clima economico che, pur segnalando alcuni deboli accenni di ripresa, si conserva davvero molto pesante.
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