La bella notizia è che sono arrivate, finalmente, le vacanze. Quella peggiore è che, pure quest’anno, forse ancora più del solito, ci sarà un 40% di famiglie con bambini che, per motivi di reddito, dovrà rinunciare.

Come riporta l’Osservatorio Openpolis sulla povertà educativa, in un contesto in cui i giovani e giovanissimi sono già stati molto turbati dalla mancanza di occasioni di contatto sociale “la possibilità di trascorrere alcuni giorni lontano da casa, insieme alla propria famiglia, diventerebbe ancora più importante. Purtroppo, però sono molti i nuclei che non possono permettersi vacanze. Già prima dell’emergenza, nel 2019, circa il 37% delle famiglie con un solo figlio minore dichiarava di non poter sostenere nemmeno la spesa di una settimana di ferie nell’arco di un anno. Quota che sale al 41% con due figli e che sfiora il 50% in presenza di 3 o più figli”.

La seconda brutta notizia viene dall’Osservatorio Confturismo-Confcommercio sulla fiducia dei viaggiatori: realizzato da Swg su un campione di 1.041 persone rappresentativo della popolazione residente in Italia dai 18 ai 74 anni e diramato ieri, 31 luglio 2021, il sondaggio rivela che la parola d’ordine di quest’estate è ‘cancellazione’.

“Se gli italiani pronti a partire sono 17 milioni – si legge - il 34% di questi, pari a 5,8 milioni, dichiara di avere già disdetto almeno una delle prenotazioni di servizi turistici fatte in precedenza e, del restante 66%, quasi un terzo è pronto a disdire, se gli indici epidemiologici peggiorassero. In sintesi, se già quest’anno mancavano all’appello 8 milioni di vacanzieri estivi, rispetto ai numeri degli italiani ante pandemia, ora se ne potrebbero aggiungere altri 8 milioni”.

Dopo un giugno “flop”, luglio si chiude ben al di sotto delle aspettative, con il 9% degli intervistati che ha scelto questo mese per vacanze di 3-7 giorni e il 13% per vacanze di oltre 1 settimana.

E, nelle previsioni dei nostri connazionali, scende anche agosto, soprattutto come mese per le ferie di oltre 7 giorni, passando dal 33 al 28% delle preferenze

“È l’effetto – riporta l’indagine – della paura da ‘variante delta’, più che delle nuove regole sull’adozione del certificato verde digitale, sulle quali gli intervistati si dichiarano d’accordo nel 79% dei casi, anche se la rilevazione si è chiusa il 20 luglio, quindi 3 giorni prima dell’uscita del relativo decreto”.

A soffrire più di tutte sono le mete estere, anche se resistono, i Paesi vicini, come Spagna, Grecia e Francia.

Nove italiani su dieci optano per vacanze domestiche, il valore più alto mai segnalato in 5 anni di rilevazioni. Puglia, Sicilia e Toscana restano in vetta, insieme alle classiche mete come Veneto, Emilia-Romagna e Liguria, per una vacanza che, per il 60% degli italiani, almeno nelle aspettative, è dedicata al mare.

La situazione di fragilità è confermata, sebbene con toni più ottimistici, anche da Federalberghi, sulla base di un’indagine condotta con il supporto tecnico dell’Istituto Acs Marketing Solutions.

Il quadro che scaturisce dallo studio – si legge - lascia pensare che la ripartenza del settore si stia facendo comunque più concreta e che la macchina turistica sia pronta a rimettere in moto gli ingranaggi, anche se i numeri sono lontani dai livelli ai quali eravamo abituati prima della pandemia: quest’anno si metterà in viaggio il 54,5% della popolazione, contro il 57,1% del 2019.

“Che il movimento turistico degli italiani in questa estate 2021 stia riprendendo non può che essere una buona notizia – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi -. Questo è un passaggio essenziale che ci dà la misura di quanto sia stata significativa la campagna vaccinale messa in atto dal nostro Governo in modo radicale. Con la percentuale sempre crescente di vaccinati, la paura di nuovi contagi sembra infatti diminuire rispetto allo scorso anno, malgrado il manifestarsi delle nuove varianti”.

Tuttavia, ammette Bocca, “le ultime norme sul green pass hanno generato qualche incertezza, che potrebbe ripercuotersi sull’andamento della stagione in corso. A fronte di queste impreviste restrizioni, che prevedrebbero il controllo della certificazione verde nei ristoranti interni all’hotel anche per gli alloggiati, si teme che vi possano essere cancellazioni”.

'Possano'...soltanto? Forse di più, anche perché, come osserva Fipe-Confcommercio, "al momento ci sono circa 4 milioni di giovanissimi tra i 12 e i 19 anni non ancora vaccinati. Non si tratta di no vax, ma di persone in attesa del loro turno. Molti di questi ragazzi passeranno le vacanze con i genitori, in larga parte già vaccinati, ma non potranno neppure andare a mangiare una pizza con loro”.