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Il largo consumo investe poco nella comunicazione
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Il largo consumo investe poco nella comunicazione
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AssoComunicazione, l’associazione che riunisce 176 imprese della comunicazione operanti in Italia, ha presentato recentemente i risultati della ricerca “Comunicare domani. Le dinamiche degli investimenti in comunicazione in Italia nel 2006”, dalla quale è emerso che il mercato della comunicazione prevede un incremento generale del 3,6%.
Nello specifico, per quanto riguarda il fronte del largo consumo, Roberto Binagli, direttore del Centro Studi di AssoComunicazione, ha evidenziato il calo degli investimenti in comunicazione dell’1,5% rispetto al 2005, ad eccezione del comparto degli alimentari che registra una crescita dell’1% pari a 1.445 milioni di euro.
Il comparto alimentare tende a ridurre il suo mix di investimenti nella comunicazione a favore della televisione, che continua ad essere la locomotiva, l’assoluta protagonista per volumi e share del nostro mercato, con un incremento degli investimenti del 2,29% rispetto al 2005. I big player del comparto alimentari non cedono ed il trend complessivo resta positivo, anche se i lanci di nuovi prodotti sono davvero pochi.
Le bevande e gli alcolici vengono da un inizio d’anno negativo e da due stagioni estive non particolarmente calde che hanno compromesso le vendite riducendo le potenzialità d’investimento delle aziende produttrici. Anche per i toiletries e i prodotti per la gestione della casa la ricerca di AssoComunicazione prevede un calo degli investimenti in comunicazione del 4,0%.
Per il settore del largo consumo sembra proprio che neanche l’effetto delle Olimpiadi di Torino e dei Mondiali di calcio in Germania possa indurre i player sponsor ad investire maggiormente nella comunicazione.
Nello specifico, per quanto riguarda il fronte del largo consumo, Roberto Binagli, direttore del Centro Studi di AssoComunicazione, ha evidenziato il calo degli investimenti in comunicazione dell’1,5% rispetto al 2005, ad eccezione del comparto degli alimentari che registra una crescita dell’1% pari a 1.445 milioni di euro.
Il comparto alimentare tende a ridurre il suo mix di investimenti nella comunicazione a favore della televisione, che continua ad essere la locomotiva, l’assoluta protagonista per volumi e share del nostro mercato, con un incremento degli investimenti del 2,29% rispetto al 2005. I big player del comparto alimentari non cedono ed il trend complessivo resta positivo, anche se i lanci di nuovi prodotti sono davvero pochi.
Le bevande e gli alcolici vengono da un inizio d’anno negativo e da due stagioni estive non particolarmente calde che hanno compromesso le vendite riducendo le potenzialità d’investimento delle aziende produttrici. Anche per i toiletries e i prodotti per la gestione della casa la ricerca di AssoComunicazione prevede un calo degli investimenti in comunicazione del 4,0%.
Per il settore del largo consumo sembra proprio che neanche l’effetto delle Olimpiadi di Torino e dei Mondiali di calcio in Germania possa indurre i player sponsor ad investire maggiormente nella comunicazione.
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