Non sono solo i giovanissimi e gli appassionati di tecnologia, ma un numero sempre crescente di consumatori. Si servono di brochure, volantini, siti web del produttore, blog, forum, sms e mms sul telefonino. Cercano il contatto diretto con l’azienda in tutte le fasi del processo d’acquisto, dalla pre-vendita fino al momento del consumo. Puntano alla qualità del prodotto e sono consapevoli che, ottenendo informazioni, possono giocare un ruolo più forte nella relazione con l’impresa.

Queste le principali caratteristiche del target multicanale, analizzato per la prima volta in Italia dall’Osservatorio Multicanalità 2007, il progetto di ricerca realizzato da Nielsen, Nielsen Online, Connexia e dalla School of Management del Politecnico di Milano allo scopo di rispondere alla domanda "La multicanalità paga allo scaffale?".

Alla luce delle considerazioni emerse, la risposta sembra indubbiamente affermativa. Il cliente multicanale, essendo più sensibile alle esperienze che al semplice advertising, premia i media mix anche meno costosi ma più coinvolgenti e quindi le marche in grado di creare un’esperienza d’acquisto. Si aprono così scenari innovativi per la comunicazione e per tutte le attività customer centric.

Per le aziende è quindi necessario adottare strategie di marketing che includano maggiori investimenti pubblicitari sui nuovi media e in particolare sul web. L’impiego di vari canali - anche se basati su tecnologie diverse e spesso non integrate tra loro - offre un’esperienza coerente con i valori della marca e contribuisce alla creazione della customer experience.

Qualcosa sta già cambiando: confrontando gli investimenti pubblicitari sul web effettuati in Italia nel primo semestre del 2006 con quelli dello stesso periodo dell’anno in corso si nota un incremento. Sono infatti passati da una dal 2% al 2,9% sul totale media, con una crescita del 45% a valori assoluti.