Giovani e cibo, un rapporto difficile e con troppi errori
Giovani e cibo, un rapporto difficile e con troppi errori
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I giovani hanno cattive o, addirittura, pessime abitudini alimentari.
Questa la conclusione a cui è giunto il sondaggio online ‘E tu…cosa mangi?’ realizzato da Adiconsum sui ragazzi fra 14 e 19 anni, grazie a un campione ben equilibrato, sia nella composizione per genere (52,8% le femmine, 47,2% i maschi), che per età.
Le domande riguardavano vari aspetti della dieta quotidiana: dalla colazione al pranzo, dal consumo di frutta e verdura a quello delle bevande gassate...
I risultati fanno riflettere. Il 63,6% ritiene di fare una colazione “abbastanza sana", ma il restante 36,4% afferma di operare scelte poco salutari. Più precisamente il 18,2% dei teenager salta il primo pasto della giornata e il restante 18,2% si abbandona a una colazione ipercalorica. Emerge che sono soprattutto le femmine a rinunciare.
“È possibile – scrive Adiconsum - che la scelta di non fare colazione sia legata allo scarso appeal (dal punto di vista dei ragazzi) dei cibi tradizionalmente proposti in famiglia per quel pasto: fette biscottate o pane con marmellata, latte o succo di frutta, biscotti, ciambellone, rispetto ai cibi presenti fuori casa. Qui, riteniamo che ci sia da lavorare sulle abitudini e sulle percezioni, che possono cambiare anche notevolmente, incoraggiate per esempio dalla condivisione del pasto con altri membri della famiglia”.
Per quanto riguarda il pranzo, il 36,4% dei ragazzi, quando i genitori sono assenti, non dedica tempo ed energie a preparare da sé neanche un semplice panino. Entrano così in gioco pasti a base di biscotti, merendine, snack e qualsiasi cosa di pronto al consumo si trovi in dispensa.
“Prevedibilmente il menu ‘arrangiato’ con questa modalità – continua la ricerca - è povero di frutta e verdura, ricco di grassi e di sale, prevalentemente composto da alimenti a elevata elaborazione industriale. Insomma, non esattamente "salutare". In questo caso, il comportamento più saggio è distribuito equamente fra i maschi (75%) e le femmine (73,7%), mentre sulla scala di età è decisamente più diffuso tra i ragazzi più grandi, quasi a indicare che i primi anni di libertà nel comportamento alimentare sono quelli delle scelte insalubri e che, gradualmente, la maturità porta a un consumo più oculato”.
Frutta e verdura: quasi 2/3 ha dichiarato di apprezzarne solo alcune varietà, mentre un 9,1% dice di non mangiarne mai. Non meno allarmante la risposta alla domanda sul consumo delle bevande gassate e zuccherate: più del 25,7% in media, che sale oltre il 31,3% fra i maschi, dichiara di utilizzare queste bibite abitualmente, anche a tavola.
Per quanto riguarda la percezione del proprio peso, il 42,9% dei giovani, soprattutto maschi, pensa di essere ‘sopra le righe’. L'ansia e la paura di ingrassare, invece, sono timori che affliggono le ragazze.
Alla domanda sul rapporto con il cibo, il 31,4% ha risposto di mangiare quello che vuole e di non accettare limitazioni fino a che non ce ne sarà bisogno, ma si tratta di un pensiero che riguarda più i maschi (43,8%) che le femmine (21,1%). Un 36,8% dichiara di avere un rapporto difficile con l'alimentazione e di contenersi con fatica, mentre il 10,5% dice di assumere integratori alimentari.
In generale i teen sono comunque preoccupati del peso forma, ma non sanno fare scelte coerenti con questo obiettivo.
“La percezione della propria situazione ponderale è diversa dalla reale incidenza del sovrappeso stimata dai medici e dalle istituzioni nelle statistiche su questa fascia d'età: il 42,9% dei ragazzi – riporta Adiconsum - pensa di essere sovrappeso, mostrando di applicare un metro di giudizio piuttosto severo al proprio corpo, forse perché prende come riferimento modelle e divi dalle silhouette estremamente longilinee. Curiosamente, la percezione impropria di una condizione di sovrappeso è superiore (50% contro il 36,8%) nel gruppo maschile, anche se la difficoltà di relazionarsi con il cibo e con l'apporto calorico quotidiano emerge maggiormente fra le ragazze”.
Il suggerimento dell’associazione è semplice e saggio: “Possiamo aiutare i ragazzi a conoscere i principi di base dell'equilibrio alimentare, a evitare i più comuni e i più dannosi errori, a vivere con serenità anche le situazioni in cui può essere inevitabile consumare un pasto eccessivamente calorico, incoraggiando uno stile di vita complessivo salutare e attivo, la pratica sportiva e l’assunzione di tanta frutta e verdura”.
Adiconsum, con la campagna Social "Sai cosa mangi?" realizzata con il supporto dei ragazzi che svolgono il Servizio Civile Nazionale presso l'Associazione, ha fatto circolare decine di ‘pillole informative’ in forma di infografiche, facili da leggere e da ricordare, divertenti e attuali nei contenuti e nella forma, impegnandosi a proseguire l'azione educativa che da decenni già conduce regolarmente verso i giovani consumatori. Le attività proseguiranno nei prossimi mesi con nuove iniziative e pubblicazioni.
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