Elettronica e grocery guidano gli abbonamenti retail
Elettronica e grocery guidano gli abbonamenti retail
- Information
di Luca Salomone
Chi non ha mai fatto un acquisto su Amazon? Probabilmente tutti, persino i suoi detrattori.
Perciò quasi chiunque si è reso conto che, da tempo, esiste la possibilità di stipulare un abbonamento, con frequenze variabili, ma mai particolarmente elevate, per i beni d'uso ricorrente. Del resto anche la consegna Prime, della stessa Amazon, e le adesioni ai canali streaming sono altrettanti abbonamenti, ma a servizi e non a prodotti e, per i servizi, abbonarsi è normale.
Le sottoscrizioni dilagano, anche in Italia
Per lo shopping le formule più diffuse, in particolare, sono l’adesione, per uno o molti prodotti e la “replenishment box”, ossia l’acquisto di un paniere di beni, un vero carrello della spesa.
La cosiddetta ‘subscription’, che assicura ovviamente risparmi, non è appannaggio, né invenzione del sito di e-commerce più famoso del mondo, ma anzi dilaga a livello di piattaforme, piccole grandi, di comparti e Paesi. E così Imarc group research, stima che, nel mondo, gli abbonamenti valgano ormai 73 miliardi di dollari, i quali diventeranno 320 nel 2027.
E in Italia? Entro il 2025 Deloitte valuta che consumatori con un abbonamento retail saliranno del 17% in particolare nei mercati dell’elettronica, del grocery e della cosmesi.
A livello internazionale un recente studio, condotto dalla stessa Deloitte Digital e Zuora, su 12.500 consumatori in 12 nazioni (Usa, Italia, Spagna, Norvegia, Svezia, Finlandia, Irlanda, Australia, Francia, Germania, Uk e Danimarca) spiega che i mercati traenti sono elettronica (19%), grocery (17%), cosmesi (15%), abbigliamento e accessori (13%), arredamento (10%) e bricolage (10%).
Disponibilità variabile, ma crescente
«Come emerge dal nostro rapporto, entro il 2025, ci si aspetta che il 20% dei clienti retail in tutto il mondo sarà costituito da nuovi abbonati - dice Enrico Cosio, responsabile retail wholesale and distribution di Deloitte -. Gli intervistati indicano, fra gli incentivi principali, la flessibilità, dovuta alle numerose opzioni contrattuali, la convenienza, la comodità dell’acquisto regolare».
Secondo l'indagine nella sola Europa la disponibilità media mensile per un abbonamento è di 80,30 euro al mese nell’elettronica, di 78,30 per alimentari e detergenza e di 55,70 euro per la bellezza.
In media, considerando tutti i segmenti al dettaglio, i consumatori statunitensi sono disposti a sostenere spese più elevate, ma si aspettano anche un maggior numero di consegne ogni 30 giorni.
Tornando all’Italia si scopre che il 40% dei nostri connazionali ha un abbonamento, un dato più elevato rispetto alla media europea (36%), e che, entro il 2025, interesserà il 57% della popolazione.
Anche da noi l’elettronica ha il più alto numero di aderenti (21%), ma è prevista una netta crescita per il grocery (+14), crescita che lo posizionerà a pari merito con la tecnologia.
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