Arriva il buono pasto elettronico pensato per la gdo. A proporlo è Qui Group. La carta elettronica “carica” non solo il buono pasto, ma anche una serie di servizi utili per i consumatori e per l’insegna distributrice.

La proposta punta sull’innovazione tecnologica e sul progressivo abbandono di uno strumento obsoleto come il buono pasto cartaceo, sottoposto a furti, contraffazioni, e comunque di difficile gestione anche amministrativa. Consente alle catene della Gdo di migliorare la gestione perché la fatturazione procede in automatico e viene accreditata in tempi notevolmente più brevi. Inoltre, col medesimo POS, è possibile accettare tutte le carte di pagamento, riconoscere automaticamente i programmi di fidelizzazione o ricaricare i propri cellulari.

Oltre a ciò, le insegne della Gdo potranno integrare questi servizi con la propria fidelity card, e usarla per vari servizi come la gestione del parcheggio, la gestione presenze del personale o altro ancora.

Per risolvere il problema dei buoni pasto sono state avanzate le proposte più disparate – ha dichiarato Gregorio Fogliani, presidente di Qui Group – dall’inserimento del loro valore in busta paga alla loro eliminazione pura e semplice. Noi crediamo invece sia possibile rilanciare il mercato dei buoni pasto con due misure: sottoscrivere accordi con le associazioni della grande distribuzione e degli esercenti per contenere e mantenere nel tempo il valore delle commissioni applicate dalle società emettitrici ed introdurre il buono pasto elettronico”