De Cecco ha deciso di entrare in Filiera Italia, accanto ad altri importanti soci, tra i quali Inalca, Granarolo, Consorzio casalasco del pomodoro, Farchioni, Casillo, De Nigris, Bonduelle, Oleificio Zucchi, Banca Intesa Sanpaolo, Eni, Loacker, solo per citare a caso.

L’adesione è stata comunicata dallo stesso Filippo Antonio De Cecco, presidente e amministratore delegato, al presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e al consigliere delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, in visita allo stabilimento di Fara San Martino, in provincia di Chieti.

Fondato nel 1886 lo storico pastificio abruzzese ha chiuso il bilancio consolidato 2019 con ottimi risultati: fatturato netto in crescita del 5,4 per cento, fino a 482 milioni di euro, margine Ebitda superiore a 53 milioni, incrementato dell’8,1%, utile netto di 21 milioni, cioè 4 milioni in più rispetto al 2018.

In una nota Coldiretti, fra i principali soci e promotori di Filiera Italia fin dalla nascita, nel 2017, sottolinea che “di fronte alle difficoltà del Paese aggravate dall’emergenza Covid e alle grandi opportunità che vengono per l’economia e l’occupazione dalla valorizzazione del Made in Italy, è stato deciso di avviare un percorso comune, per una sempre maggiore valorizzazione del grano duro italiano di alta qualità, anche attraverso contratti di filiera che interessino un numero sempre maggiore di produttori nazionali, con il comune obiettivo di risultare sempre meno dipendenti dall’estero”.

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