Italiani ad alta fedeltà…distributiva. Lo dice l’Osservatorio loyalty di Stocard by Klarna. La ricerca attesta che, dal 2019 al 2022, le carte fedeltà per utente sono cresciute del 20 per cento. Come dire 3 carte in più a testa.

Ogni consumatore attivo nell’app ha oggi una media di 16 carte, che vanno forte soprattutto se integrano funzioni di pagamento, visto che gli acquisti effettuati con la carta dell’insegna hanno compiuto un balzo, in tre anni, del 24 per cento.

Il numero più elevato di fidelity card è intestato a persone che vivono e lavorano nel Nord-Est, dove sono stati fatti, per conseguenza, i maggiori acquisti con questo strumento (+33%).

Per settore hanno dimostrato la maggiore crescita le carte fedeltà legate al mondo degli articoli sportivi, con un balzo dell’81 per cento nel Nord-Ovest. Ma, al Sud, a tenere banco è la Gdo, dove le carte dei supermercati, già molto penetrate, hanno fatto segnare un aumento della diffusione del 30 per cento superiore alla media nazionale. Al Nord-Est invece ha guadagnato la maggiore fidelizzazione la categoria degli elettrodomestici ed elettronica (+57%), mentre al Centro ha vinto il canale drug (+42%).

Più in dettaglio esaminando le quattro aree Nielsen, l’Osservatorio ha scoperto che nell’area 1, (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia) ogni utente Stocard ha in media 17 carte. Seguono l’area 2 (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli, Emilia Romagna) e l’Area 3 (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna) con una media di 16 carte per utente. Contano, invece, 15 carte fedeltà ciascuno i consumatori dell’area 4 (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia).

Commenta Valeria Santoro, country manager Italia di Stocard by Klarna: «Oggi è indispensabile anticipare i comportamenti e le necessità dei consumatori e offrire loro un servizio personalizzato e distintivo, che può essere sviluppato solo attraverso la raccolta e l’analisi dei dati contenuti nelle carte fedeltà. Tale analisi consentirà ai retailer di ottimizzare l’esperienza in negozio dei propri clienti, oltre che programmare al meglio i propri approvvigionamenti, una necessità impellente soprattutto in questo periodo».