L'Antitrust dice sì a Unicoop Etruria

L'Antitrust dice sì a Unicoop Etruria
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Via libera, da parte dell’Agcm, alla newco.
L’operazione Unicoop Etruria, come è più che noto, vede coinvolte Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia, tramite una fusione che vedrà la prima incorporare la seconda.
Dieci 'punzecchiature'.... ma nessun taglio
Un ok che, tuttavia, ha comportato, da parte dell’Authority, qualche rilievo in 10 isocrone (ovviamente non svelate dal Bollettino di ieri, lunedì 26 maggio) le quali presentano sovrapposizioni fra le insegne interessate: Coop, Incoop, Ipercoop, nonché Superconti e inSuperconti, entrati nell’orbita di Centro Italia 11 anni fa, nel 2014.
Come si legge, dall’analisi delle quote di mercato dell’entità post-merger è possibile osservare che, in 5 casi, l’operazione “non darà luogo a quote di mercato superiori alla soglia di attenzione del 25%, peraltro con incrementi apportati dalla target non particolarmente rilevanti, talvolta inferiori all’1% e, quindi, tali da escludere qualunque rischio di preoccupazioni concorrenziali”.
Negli altri 5 bacini di utenza lo sforamento sarà superiore, ma non certo in modo schiacciante, il contributo del nuovo partner non sarà decisivo e la situazione competitiva locale è ricca e, per questo, del tutto rassicurante. In un bacino lo share del primo concorrente è addirittura compreso in un intervallo del 45-50 per cento.
Dopo un’analisi molto dettagliata, l’Agcm ha quindi deliberato di non procedere all’istruttoria, non ravvisando situazioni minacciose dal lato di una sana concorrenza. Detto altrimenti non ci saranno, per i punti vendita, obblighi di cessione.
Le prossime mosse
L’operazione, annunciata e approvata dai due Cda a gennaio, poi ratificata, in marzo, dall’assemblea generale di Unicoop Tirreno, sarà avviata a brevissimo, nel mese di giugno, mentre l’intero percorso di riorganizzazione si concluderà nel 2027, portando a un fatturato che, se considerato in modo molto rozzo, con una semplice somma e alla luce dei valori al momento disponibili (2023), sarebbe di oltre 1,6 miliari di euro.
Un dato che peraltro sarà ancor meno realistico fra qualche giorno, visto che, si stanno svolgendo, in tutta Italia, le assemblee dei soci delle varie cooperative per l’approvazione dei bilanci 2024. Unicoop Tirreno, per esempio, partirà il 5 giugno con le sezioni di Grosseto e della Costa d’Argento.
Inoltre, per dare forza a Unicoop Etruria, sarà lanciato un prestito obbligazionario partecipativo di 125 milioni di euro.
Il semaforo verde dell’Acgm arriva a puntino.
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