Il via libera dell’Antitrust all’operazione di concentrazione, consistente nell’acquisizione del controllo esclusivo di Bimbo Store da parte di Giochi Preziosi, arrivato in luglio, porta sul mercato, come conseguenza, ben 27 grandi punti di vendita di giocattoli e articoli per l’infanzia in 16 aree geografiche fra le quali le zone di Ancona, L’Aquila, Brescia, Gallarate, Milano, Monza, Roma, Terni e Catanzaro.

Non solo. La misura correttiva, imposta dall’Agcm per evitare distorsioni in alcuni bacini di mercato, sembra individuare il futuro compratore in un solo soggetto, terzo e indipendente, in grado di porsi come un concorrente effettivo e potenziale.

Rigettata insomma, implicitamente, l’ipotesi dello 'spezzatino', scatta ora il “toto acquirente”, acquirente che dovrà per giunta essere molto diversificato, visto che, sempre secondo l’Authority, dovrà operare nel mercato della distribuzione dell’intera gamma di prodotti per gestanti, neonati e per l’infanzia in generale.

Questo quanto emerge da una diversa chiave di lettura del provvedimento, che rivela un altro fatto piuttosto inedito: nel futuro polo dei giochi entreranno anche i negozi Chicco, e non solo, come annunciato, l’insegna Prenatal, per la parte Artsana. Preziosi, invece, metterà sul piatto i suoi Toy’s Center e Bimbo Store.

L’operazione prevede come veicolo la costituzione di una Newco da 800 milioni di euro di giro d’affari, a cui faranno capo un totale di oltre 400 punti di vendita in Italia e altri 150 all’estero, rappresentati soprattutto dalla catena francese King Jouets (gruppo Preziosi).

“Il canale distributivo dei punti vendita specializzati in prodotti per l’infanzia (baby store) rappresenta il 28,5% delle vendite complessive di prodotti per l’infanzia in Italia. Il secondo canale – conclude l’Agcm - risulta invece rappresentato dalla Gdo, con il 27,8 per cento”.

Per saperne di più scarica il provvedimento dell'Antitrust, clicca qui