E’ stato il nostro Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo (in foto), già in prima linea nella battaglia per la norma sui sacchetti biodegradabili, ad annunciare in conferenza stampa, con molta soddisfazione, che la bocciatura attesa da Bruxelles non verrà.

La legge sugli shopper era infatti entrata nel mirino dell’Ue per due motivi. Intanto perché contravveniva alla direttiva sui rifiuti 94/62 che tutela la libera circolazione degli imballaggi. Ora: dal momento che gli shopper in plastica non sono vietati in molti altri Paesi l’Italia avrebbe finito per rallentare il regime di concorrenza. Ma ora le autorità dell’Unione sembrano avere cambiato rotta, e, durante il summit che ieri si è svolto in Belgio, altre nazioni, Austria e Spagna in primis, si sono dette preoccupate per un ammasso di potenziali rifiuti non biodegradabili che sfiora le 800.000 tonnellate annue.

L’altro interrogativo sulla norma era di carattere formale, ossia in quanto norma tecnica essa avrebbe dovuto essere notificata (direttiva 98/34). Ma il nostro Ministro si è impegnato ad adempiere al più presto agli obblighi di rito.