Sembra proprio di sì. Parte infatti in questi giorni la campagna di promozione e comunicazione istituzionale dell’Organizzazione Interprofessionale ortofrutticola italiana – Ortofrutta Italia – a sostegno dei consumi di arance, con il patrocinio del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

L’iniziativa si articola nei mesi di gennaio e febbraio 2015 con la presenza nei punti di vendita di tutte le maggiori catene della distribuzione moderna e nei principali mercati agroalimentari, sull’intero territorio nazionale, di locandine, rotair e altro materiale similare che con lo stesso layout richiamerà l’attenzione del consumatore su stagionalità, territorialità e qualità, ma anche sull’impegno comune della filiera e delle istituzioni per un maggiore consumo.

La promozione istituzionale – dovutamente “generica” – delle produzioni ortofrutticole è una vera innovazione nel nostro Paese, espressione di una volontà di cambiamento nei rapporti dell’intera filiera che allea tutti i rappresentanti di interessi del settore uniti nell’obiettivo di stimolare il consumo di frutta e verdura di stagione, convinti della comprovata ricaduta benefica sulla salute dei cittadini che questo comporta.

“La campagna promozionale a favore delle arance nazionali è impostata su innovativi strumenti di valorizzazione del prodotto e di stimolo al suo consumo, nel periodo di maggiore potenziale qualitativo. Sono convinto, come dimostrato dalla recente omologa iniziativa su pesche e nettarine, che si possa dare una spinta “istituzionale” alla fiducia necessaria per una ripresa delle arance nazionali, prezioso prodotto per l’economia del nostro Meridione e dell’intero Paese”, dichiara il Presidente di Ortofrutta Italia, Nazario Battelli.

Ma non è solo nei nostri confini che si esercita la spinta verso prodotti notoriamente “amici della salute”. In Belgio Lidl, dopo avere collocato la frutta al posto degli snack nella barriera casse, ha lanciato il concorso “C’est Lidl qui regale”. Chiuso in ottobre ha permesso a 1000 studenti universitari di avere frutta e verdura gratis durante tutto l’anno accademico 2014-2015.

In Francia, da luglio, come riporta “Il fatto alimentare”, il gruppo Intermarché (2.250 negozi fra iper, super e convenience store) ha cominciato a mettere in vendita, con il 30% di sconto, i prodotti ortofrutticoli “brutti ma buoni”, ossia ottimi sotto il profilo qualitativo, ma poco desiderati dal consumatore in quanto carenti dal punto di vista estetico. Un successo. Sempre la stessa fonte riporta che, nei primi giorni, gli acquisti per negozio hanno avuto un’impennata fino a 1,2 tonnellate.