di Luca Salomone

Anche in ottobre la Gdo si conferma vincitrice nel mondo dell'adv digitale, con una quota, sul totale investimenti, del 9,9 per cento in aumento, rispetto a settembre, grazie al lancio di campagne sul tema delle festività: Halloween innanzitutto e le feste Natalizie a seguire.

Subito dopo l’editoria (libri, musica e giornali, edizioni televisive, film, serie tv) che, pur rimanendo il secondo settore, perde più di due punti rispetto al mese scorso (8,2%). Salgono, invece, l’automotive (che cresce in linea con il mercato), segno di un autunno attivo sulle campagne per i nuovi modelli (quota 7,9%), il food&beverage (7,4%), che entra così nella top 5 e il tempo libero (7,1%), che – fra gennaio e ottobre – si qualifica come il primo comparto con un dato dell’11,7 per cento.

In sostanza, sempre rimanendo nel territorio dei primi 5, sommando i due principali settori del largo consumo (distribuzione e alimentare) si arriva a una schiacciante incidenza del 17 per cento.

«Le nostre rilevazioni – sottolinea Alberto Dal Sasso, managing partner di Adjinn, multinazionale indipendente di misurazione dell’adv digitale, con sede centrale a Madrid – raccontano, nel perimetro da noi monitorato, una distribuzione degli investimenti su meno marchi nel mese di ottobre, ma con una coda lunga in aumento, segno duplice di una vitalità delle aziende più grandi, che aumentano la spesa media. Ma sale anche il numero dei piccoli budget».

Per quanto riguarda i formati il display domina con il 68,6% di quota, cresce il video 30,9% (7,2% in più rispetto a settembre), mentre per i device la scelta cade sui dispositivi mobili, generalmente smartphone, con un 35,4% a fronte del 29,2% del desktop.

Da notare che, secondo il Politecnico di Milano (Osservatorio internet media), l'advertising digitale in Italia ha totalizzato, nel 2022 un +3%, attestandosi su un valore di 4,42 miliardi di euro.