di Luca Salomone

Il paniere anti inflazione non va giù alle associazioni dei consumatori, che, compatte, dicono “no, grazie”, o molto di peggio....

Secondo Assoutenti, infatti, i supermercati applicano il bollino su prodotti già scontati o in promozione: «Abbiamo svolto delle verifiche da nord a sud Italia controllando come i negozi si siano attivati per promuovere il paniere salva-spesa, e purtroppo dobbiamo constatare una partenza nettamente al rilento – esordisce il presidente, Furio Truzzi –. Trattandosi di un'adesione su base volontaria, i punti vendita si muovono in ordine sparso e senza alcuna omogeneità sul territorio».

Assoutenti: si bollinano prodotti già scontati

Che sia solo questione di tempo? Non proprio. Osserva Truzzi : «Abbiamo rilevato la prassi di apporre il bollino tricolore ad alcuni prodotti che già nei giorni scorsi erano scontati, perché in offerta o inseriti in promozioni speciali delle catene commerciali. Così i ribassi non vanno ad aggiungersi a quelli già in essere, ma coprono politiche commerciali già avviate dalla Gdo. Una questione che porteremo all’attenzione di Mister Prezzi per le valutazioni del caso».

Sulla stessa lunghezza d’onda è il Codacons: «Da nord a sud Italia, nelle grandi città come nei piccoli comuni, riceviamo segnalazioni di sconti introvabili e bollini tricolore inesistenti nei negozi. I punti vendita della grande distribuzione appaiono del tutto impreparati: molti esercizi non si sono ancora dotati dell’apposita cartellonistica, altri stanno aspettando indicazioni sui prodotti da inserire nell’iniziativa, altri ancora, pur essendo inseriti nell’elenco del Mimit, hanno deciso di rimandare ai prossimi giorni l’avvio del paniere». Ma, ripetiamo, questo può essere un puro problema organizzativo, della prima ora.

Le parole più dure sono state espresse, fin dal 28 settembre, giorno della firma dell’accordo, da parte della Presidente del consiglio, Giorgia Meloni, da Unione nazionale consumatori.

Unione consumatori: un gioco matematico

«Il paniere è uno spettacolo scadente – ha detto il presidente di Unc, Massimiliano Dona –. E’ un patto senza obblighi e senza alcun impegno preciso, in cui ci si appella al buon cuore di chi lo ha sottoscritto, perché diventi più buono. Un fioretto in previsione del prossimo Natale. Una presa in giro per le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese: ci si approfitta del fatto che, a ottobre dello scorso anno, si era raggiunto il record dell’inflazione, +11,8% contro il +5,4% tendenziale di agosto 2023, meno della metà, per poter cantare vittoria e gridare al successo del trimestre anti-inflazione, dato che, nel confronto ottobre 23/ottobre 22, sarà inevitabile un crollo dell’inflazione. Ma si tratterà solo di un effetto ottico dovuto alla matematica».

Secondo uno studio dell’Unione se già oggi prendiamo i dati Istat di agosto 2023 e li confrontiamo, non con quelli di agosto 2022, ma con quelli di ottobre 2022, l’inflazione precipita dal +5,4% tendenziale comunicato dall’Istat a +1,2 per cento, 4,5 volte in meno, pur essendo i prezzi di agosto 2023 esattamente gli stessi.

Analogo miraggio si ha anche per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, la cui inflazione, nel mese di agosto 2023, passa da +9,9% a +5,6%, a seconda che la confrontiamo con agosto 2022 o con ottobre 2022. Se a questo si aggiunge che l’inflazione sta rallentando di mese in mese, che a giugno e luglio quella congiunturale era già pari a zero, il quadro si completa e la riduzione, da qui a ottobre, potrà essere ancora maggiore, indipendentemente dal Patto.