L’obiettivo è di garantire i requisiti fissati dal nuovo regolamento attraverso l’attivazione degli standard GS1 per gli imballi e le unità logistiche e lo scambio elettronico dei documenti, in particolare il messaggio standard DESADV (informazione di spedizione).
In particolare, secondo i dettami Ue per gli alimenti di origine animale, gli operatori del settore alimentare sono chiamati a garantire l’archiviazione dei dati ricevuti dal fornitore e di quelli forniti ai clienti. Inoltre essi sono tenuti a mettere a disposizione dell'autorità competente - se lo richiede – le seguenti informazioni: descrizione dettagliata degli alimenti; il volume o la quantità degli alimenti; il nome e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare che ha spedito gli alimenti; il nome e l’indirizzo del mittente (proprietario) se diverso dall’operatore del settore alimentare che ha spedito gli alimenti; il nome e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare al quale gli alimenti sono stati spediti; il nome e l’indirizzo del destinatario (proprietario) se diverso dall’operatore del settore alimentare al quale gli alimenti sono stati spediti; riferimento al lotto, o partita, se necessario; la data di spedizione.
A tutti questi requisiti è possibile rispondere appunto con gli standard GS1, per minimizzare le eventuali inefficienze e i costi per la filiera che possano derivare dai processi di tracciabilità e di rintracciabilità.