Granarolo punta sull’innovazione  e lancia 15 prodotti solo negli ultimi mesi, che interessano nuove formulazioni e packaging, nuovi target, ma soprattutto segnano l’ingresso in nuovi mercati, a più alto valore aggiunto, una strada ampliata anche dalla recente acquisizione (fine 2011) di Lat Bri, che ha permesso al gigante italiano del lattiero di approdare nel campo dei formaggi e di aprirsi maggiormente alle esportazioni.

L’ultima notizia è l’entrata nei baby food, come spiega Tiziano Manco, direttore marketing: “Si tratta della prima linea completa di alimenti per l’infanzia, composta da Latte Crescita 3 alto pastorizzato, Yogurt Crescita e Creme Crescita - fatta con latte fresco Alta Qualità - dedicata ai bambini da 1 a 3 anni, che le mamme per la prima volta troveranno in modo integrato nel banco frigo dei supermercati”.

In effetti il settore è presidiato da multinazionali e mancava un brand da banco frigo tutto italiano, dunque prodotto vicino a casa, che esercitasse un effetto di potente rassicurazione sulle responsabili di acquisto.

Per il lancio di Granarolo Baby Food partirà un piano di comunicazione innovativo, fortemente concentrato sul Web. Sarà sviluppato un nuovo sito, www.granarolobimbi.it, dedicato al mondo dei bambini, dove le mamme potranno ricevere il supporto di un team di esperti tra cui un pediatra specializzato in nutrizione e una psicopedagogista.

Oltre al sito dedicato, verranno sviluppate una serie di iniziative on e off- line, senza escludere canali classici, come la TV.

Il Gruppo Granarolo conta oltre 2.000 dipendenti a fine 2011. Il 77,48% è controllato da Consorzio Granlatte, il 19,78 da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74 da Cooperlat.

Nel 2010 ha realizzato  884,3 milioni di euro di fatturato lordo e 70,3 milioni di Ebitda. Il bilancio 2011 prevede circa 950 milioni di euro di fatturato lordo, con una crescita dei ricavi intorno al 10% (compresa Lat Bri).