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Granarolo diversifica nei baby food
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Granarolo diversifica nei baby food
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Anche se per ora la notizia non è del tutto confermata, il gruppo Granarolo, dopo la crescita vissuta in questi anni a colpi di acquisizioni – da Lat Bri a Centrale del Latte di Milano – punta ora alla diversificazione del proprio business nel mercato degli alimenti per la prima infanzia, un mercato difficile data la presenza di colossi come Heinz, Nestlé e Danone, ma anche ricco, tenuto conto che le vendite sfiorano il miliardo di euro. A darne notizia è “MF-Milano Finanza”.
Il tutto dovrebbe partire nel mese di marzo, con il lancio di una prima linea di prodotti per bambini da 0 a 3 anni. Saranno portati sugli scaffali latti per la crescita, prodotti caseari, merende e pappe. Granarolo potrà fare leva sia sulla notorietà e sull’apprezzamento del proprio marchio, sia sul vasto know how sviluppato nel settore degli alimenti freschi.
L’operazione dovrebbe essere sostenuta non tanto dall’acquisizione di un’azienda specializzata, cosa improbabile in un settore presidiato dalle multinazionali, ma da un nuovo investimento nel ramo delle centrali del latte: nel mirino del big emiliano ci sarebbero quelle di Brescia e Firenze.
Alla base di tutto esiste un piano strategico che punta, entro il 2016, al raddoppio del fatturato di Granarolo, che dovrebbe passare dagli attuali 884 milioni a 1,6 miliardi.
Altri settori che attualmente sono guardati con attenzione dal gruppo guidato da Gianpiero Calzolari sono quelli dei formaggi duri e dop e dei prodotti per gli stranieri. Per questo target, e soprattutto per gli arabi, è stato ultimamente lanciato il latte Laben Oro.
Il tutto dovrebbe partire nel mese di marzo, con il lancio di una prima linea di prodotti per bambini da 0 a 3 anni. Saranno portati sugli scaffali latti per la crescita, prodotti caseari, merende e pappe. Granarolo potrà fare leva sia sulla notorietà e sull’apprezzamento del proprio marchio, sia sul vasto know how sviluppato nel settore degli alimenti freschi.
L’operazione dovrebbe essere sostenuta non tanto dall’acquisizione di un’azienda specializzata, cosa improbabile in un settore presidiato dalle multinazionali, ma da un nuovo investimento nel ramo delle centrali del latte: nel mirino del big emiliano ci sarebbero quelle di Brescia e Firenze.
Alla base di tutto esiste un piano strategico che punta, entro il 2016, al raddoppio del fatturato di Granarolo, che dovrebbe passare dagli attuali 884 milioni a 1,6 miliardi.
Altri settori che attualmente sono guardati con attenzione dal gruppo guidato da Gianpiero Calzolari sono quelli dei formaggi duri e dop e dei prodotti per gli stranieri. Per questo target, e soprattutto per gli arabi, è stato ultimamente lanciato il latte Laben Oro.
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