Se nei giorni scorsi le maggiori associazioni francesi del commercio - Alliance du commerce, Procos, Cncc, Conseil du commerce del France - hanno chiesto al proprio governo una data certa per la riapertura dei centri commerciali e department store sopra i 20.000 mq, ormai chiusi dal 31 gennaio, la popolazione non ha dimenticato e neppure disertato la frequentazione degli aggregati del commercio.

Il confortante dato, che dovrebbe suggerire anche al nostro nuovissimo esecutivo la sospensione dell’assurdo blocco nei week end, proviene da ‘Flash mobilité’, newsletter settimanale di gruppo Clear Channel che, in quanto regina della pubblicità esterna, monitora attentamente i flussi della popolazione.

I dati riferiti alla prima metà di febbraio, terminanti sabato 13, ed elaborati a partire dalle statistiche del Conseil national des centre commerciaux, attestano che i visitatori, per la fascia fino a 20.000 mq, sono stati l’83% sul corrispondente periodo del 2019, anche grazie alla spinta dei saldi.

Se al dato si sommano i mall di dimensioni superiori, aperti solo per i beni di prima necessità – alimentare, farma, giornali ecc. – il dato scende parecchio, al 70%, ma resta comunque indicativo della propensione all’acquisto.

Addirittura, osserva il giornale specializzato Lsa, nelle vie urbane centrali c’è stata un’affluenza che, misurata il 13 febbraio, ha raggiunto il 93% tendenziale, con un netto miglioramento rispetto alle misurazioni effettuate il 29 gennaio (92%) e il 22 gennaio (88 per cento).