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Federdistribuzione lancia l'allarme inflazione
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Federdistribuzione lancia l'allarme inflazione
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“I dati diffusi negli ultimi giorni dall’Istat non ci stupiscono, confermando le preoccupazioni più volte espresse: l’inflazione sale toccando livelli record degli ultimi anni, i consumi calano, il potere d’acquisto diminuisce e le famiglie sono costrette a erodere il risparmio – commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione, l’associazione che rappresenta la maggioranza delle imprese della distribuzione moderna in Italia.
“In particolare la crescita dell’inflazione era purtroppo attesa, anche se il balzo dal 2,8% di agosto al 3,1% di settembre riflette ancora solo marginalmente l’aumento dell’Iva contenuto nella manovra – continua Cobolli Gigli –. Nei prossimi mesi dobbiamo aspettarci quindi che i prezzi salgano ancora: ci auguriamo che siano messi in atto tutti i sistemi di controllo necessari per evitare speculazioni in settori meno concorrenziali rispetto a quello della Distribuzione Moderna, che attraverso le sue iniziative commerciali (le vendite dei prodotti in promozione rappresentano ormai il 30% del totale in ipermercati e supermercati) continua a tutelare il potere d’acquisto delle persone, a detrimento dei propri risultati d’impresa”.
“È una situazione grave che richiede scelte immediate e coraggiose per invertire un trend che sta gradualmente impoverendo il Paese, come la realizzazione di un concreto piano di liberalizzazioni, rimasto finora solo espresso nei suoi principi, ma frenato nella sua applicazione rispetto alle intenzioni. Fondamentale quindi che il ‘decreto sviluppo’ rappresenti un punto di svolta rispetto alle manovre estive finalizzate al pareggio di bilancio – conclude il Presidente di Federdistribuzione – imprimendo un impulso concreto al rilancio del Paese, ridando potere d’acquisto alle famiglie e competitività alle imprese” .
“In particolare la crescita dell’inflazione era purtroppo attesa, anche se il balzo dal 2,8% di agosto al 3,1% di settembre riflette ancora solo marginalmente l’aumento dell’Iva contenuto nella manovra – continua Cobolli Gigli –. Nei prossimi mesi dobbiamo aspettarci quindi che i prezzi salgano ancora: ci auguriamo che siano messi in atto tutti i sistemi di controllo necessari per evitare speculazioni in settori meno concorrenziali rispetto a quello della Distribuzione Moderna, che attraverso le sue iniziative commerciali (le vendite dei prodotti in promozione rappresentano ormai il 30% del totale in ipermercati e supermercati) continua a tutelare il potere d’acquisto delle persone, a detrimento dei propri risultati d’impresa”.
“È una situazione grave che richiede scelte immediate e coraggiose per invertire un trend che sta gradualmente impoverendo il Paese, come la realizzazione di un concreto piano di liberalizzazioni, rimasto finora solo espresso nei suoi principi, ma frenato nella sua applicazione rispetto alle intenzioni. Fondamentale quindi che il ‘decreto sviluppo’ rappresenti un punto di svolta rispetto alle manovre estive finalizzate al pareggio di bilancio – conclude il Presidente di Federdistribuzione – imprimendo un impulso concreto al rilancio del Paese, ridando potere d’acquisto alle famiglie e competitività alle imprese” .
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