Esselunga ha chiuso l’anno con un fatturato pari a 6,8 miliardi, in crescita del 3,2% e con un risultato operativo allineato all’esercizio 2011. Sul versante degli investimenti si osserva che il gruppo ha speso 380 milioni, fondamentalmente per ammodernamento e sviluppo rete, mentre i dipendenti sono cresciuti di altre 500 unità, toccando in totale i 20.200 addetti.
Se le aziende fornitrici hanno aumentato i prezzi del 2,5% i punti di vendita della catena sono riusciti a mantenere costanti i prezzi finali, riassorbendo l’inflazione.
Insomma un nuovo riconoscimento per quello che è pur sempre il più vitale fra gli esponenti della gd, in quanto a risultati finanziari. E le idee a Caprotti non mancano di sicuro. In un recente articolo il “New York Times” ha confermato, o comunque ribadito, le voci che circolano da tempo sull’interesse dell’insegna nei confronti del cosiddetto “Distretto della moda” di Milano, una vasta are compresa fra Porta Nuova, Corso Como e l’area delle ex Varesine, un tempo adibita a luna park. Qui dovrebbe sbarcare, sostengono i giornalisti americani, un superstore del gruppo, che affiancherà numerose insegne delle moda e addirittura, a quanto pare, Galeries Lafayette.