Dopo 70 anni di successo, Ikea, 445 negozi nel mondo, volta pagina: tramonta una delle pubblicazioni commerciali più consultate del mondo, il mitico catalogo.

Lanciato in Svezia nel 1951 dal fondatore Ingvar Kamprad, il tomo è stato fra le pubblicazioni più stampate del pianeta, con una tiratura che, nel 2016, ha toccato il record di 200 milioni di copie distribuite in 50 paesi e 32 lingue. L'ultimo però ha raggiunto 40 milioni di copie.

Colpa del digitale: “Cambiare è stato naturale, da quando l'utilizzo dei media e i comportamenti dei clienti si sono trasformati. Per raggiungere e interagire con la maggioranza delle persone, continueremo a fornire ispirazione con le nostre soluzioni per l'arredamento della casa in modi nuovi", dice Konrad Grüss, amministratore delegato di Inter Ikea Systems.

Certo il colosso svedese, oltre 41 miliardi di euro di fatturato, non parte da zero: “Abbiamo trasformato molti aspetti del modo di essere vicini ai nostri clienti e, nel lavoro, continuiamo a trovare nuovi sistemi per ampliare al meglio le conoscenze, le soluzioni e i prodotti esclusivi di Ikea, allo scopo di offrire spunti di ispirazione alla maggioranza delle persone attraverso nuovi canali e formati", precisa Grüss.

Del resto, il gruppo è sempre più digitale. Lo scorso anno le vendite online sono aumentate del 45% in tutto il mondo, ikea.com ha ricevuto più di 4 miliardi di visite e, allo stesso tempo, ha lanciato nuove app per un'esperienza di acquisto e consultazione migliore in tutti i canali.

“Per onorare e festeggiare la storia straordinaria del catalogo Ikea – conclude il top manager - durante l'autunno del 2021 metteremo a disposizione gratuitamente un libro ricco di spunti di ispirazione e conoscenze per l'arredamento della casa. Fatta questa premessa, l'amato catalogo, così come lo conosciamo oggi non esisterà più”.