di Luca Salomone

Accordo nella IV gamma tra la veneta Cultiva e Sab di Telgate (Bergamo). La prima ha fermato lo stabilimento di Taglio di Po, in provincia di Rovigo, dove lavorano 60 persone.

La partnership, secondo quanto spiega, in una nota, Federico Boscolo, amministratore delegato di Cultiva, è stata varata perché «in questo momento storico siamo costretti a ridefinire il concetto di normalità. La situazione critica in cui versa il business italiano della IV gamma è nota a tutti e, nel recente passato, la nostra azienda ha spesso evidenziato la necessità di unirsi per sopravvivere».

Il nuovo percorso ha lo scopo di creare maggiori economie di scala per rendere, non solo i prodotti, ma tutta la filiera, più efficiente, competitiva, sostenibile e innovativa.

Sab (Società agricola bergamasca) già attiva nell’ambito delle verdure lavate e pronte al consumo con vari stabilimenti – a Telgate, a Monterotondo, vicino a Roma e in Germania, a Aufkirchen, vicino a Monaco di Baviera - prenderà in carico la trasformazione per conto di Cultiva, la quale manterrà la propria Op (organizzazione di produttori), focalizzandosi sui conferimenti di materia prima, in Italia e all’estero.

Le due società conserveranno inoltre le attuali ragioni sociali, le relazioni con i clienti e la proprietà delle rispettive Op.

Conclude Boscolo: «E’ stata una decisione difficile, ma necessaria. Siamo vicini al nostro personale, con la consolazione che il progetto garantisce la continuità dell’azienda e la possibilità di valutare quanto prima come poter riqualificare lo stabilimento di Taglio di Po, che al momento resterà inattivo. Stiamo vagliando ogni strada affinché quanto fatto costituisca un punto di partenza e non di arrivo».

Ad affliggere il settore è soprattutto un problema di prezzi e margini troppo bassi, aggravato dalle dinamiche inflattive.

Il giro d’affari di Cultiva, secondo Report aziende Consodata, è infatti gradualmente sceso: nel 2019, prima della pandemia, era di 24,1 milioni, passati a 21,9 nel 2020 e a 18,5 nel 2021.

Sab Ortofrutta Srl fatturava, invece, 40,6 milioni nel 2019, diventati 34,7 nel 2020, e poi leggermente risaliti, nel 2021, a 36,2 milioni di euro.