Coop chiude il bilancio e scommette sulle private label
Coop chiude il bilancio e scommette sulle private label
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Coop si conferma il primo distributore italiano con il 18,7% di quota di mercato, un fatturato di 12,5 miliardi e un mantenimento dei livelli occupazionali (54.
00 dipendenti) come attestano i bilanci 2015 delle imprese del sistema. La redditività complessiva dell’aggregato delle grandi Coop è migliorata (144 milioni contro i 3,6 del 2014). In sostanza si tratta di una tenuta in un contesto economico ancora complesso dove da un lato aumenta la concorrenza (non solo dei formati tradizionali) e, dall’altro accelera la metamorfosi dei consumatori italiani, sempre più liquidi e infedeli. Coop nel 2015, in linea con la missione cooperativa, ha rafforzato la strategia sulla convenienza anche a scapito dei margini.
È in fase di lancio, a settembre, il nuovo prodotto a marchio Coop che ha comunque continuato a generare impatti positivi nel corso del 2015 incidendo sulle vendite per oltre il 26%, un dato stabile rispetto al 2014. Positiva è l’alleanza internazionale con Leclerc, Rewe e Delhaize. Coopernic sta generando, sul fronte degli acquisti, significativi risparmi.
Continua a crescere la base sociale delle cooperative, che supera gli 8 milioni e mezzo di soci e si confermano le principali iniziative sia con il mondo della scuola (i percorsi di educazione al consumo consapevole hanno coinvolto nel 2015 circa 268.000 studenti e oltre 15.000 insegnanti), che sul versante della lotta allo spreco (donate 5.143 tonnellate di merce per un valore complessivo pari a 24 milioni di euro).
Marco Pedroni, riconfermato al secondo mandato come presidente di Coop Italia, afferma: “Siamo di fronte a una sfida che vogliamo e dobbiamo affrontare rilanciando su una strategia che è quella del cibo buono e sicuro per tutti, guardando anche a quel 40% di famiglie che continua ad avere difficoltà.
“Per farlo manterremo alto il presidio sulla convenienza, senza perdere di vista i valori, rinnoveremo profondamente il prodotto a marchio, conterremo i costi e continueremo a lavorare sul versante dell’innovazione, valorizzando l’esperienza avviata un anno fa in Expo”. In questa assemblea è stata anche deliberata la fusione in Coop Italia di Ccna, il Consorzio della logistica non food di Coop, ponendo così le basi di una migliore efficienza ed efficacia sul non alimentare.
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