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Contratto del commercio: è scontro sugli aumenti
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Contratto del commercio: è scontro sugli aumenti
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L'accordo, che decorre da oggi, 1 aprile, e che durerà fino al 31 dicembre 2017 prevede, in sostanza, un aumento a regime di 85 euro e introduce significative novità, quali il contratto a tempo determinato per il sostegno all'occupazione e una reale semplificazione nella flessibilità della distribuzione dell'orario. Il datore di lavoro, nei periodi di punta e senza molto preavviso, può chiedere di alzare il monte settimanale da 40 a 44 ore.
Federdistribuzione, i cui associati sono usciti da Confcommercio nel dicembre 2011, prosegue autonomamente le trattive. Secondo l’analisi congiunturale condotta dalla federazione della gdo nazionale sarebbe infatti evidente “una diversa valutazione del momento economico e della ricaduta dei suoi effetti sulle aziende del terziario, imprese già indebolite dalla crisi e non in condizione di sopportare un significativo ulteriore aumento del costo del lavoro”.
Confcommercio, dal canto suo, esprime stupore e meraviglia per tali preoccupazioni: “Questo contratto – si legge nel commento ufficiale - si conferma il più diffuso contratto nazionale e vede registrare una crescita costante nelle adesioni proprio per la capacita di fornire sempre strumenti concreti in grado di rispondere ai bisogni delle aziende. Il rinnovo si inserisce in un momento che, pure ancora segnato da una fase di grande difficoltà, guarda agli indicatori complessivi con la volontà di dare risposte e strumenti concreti per continuare a sostenere le imprese e accompagnarle dentro un percorso di possibile ripresa e uscita dalla crisi”.
Federdistribuzione, i cui associati sono usciti da Confcommercio nel dicembre 2011, prosegue autonomamente le trattive. Secondo l’analisi congiunturale condotta dalla federazione della gdo nazionale sarebbe infatti evidente “una diversa valutazione del momento economico e della ricaduta dei suoi effetti sulle aziende del terziario, imprese già indebolite dalla crisi e non in condizione di sopportare un significativo ulteriore aumento del costo del lavoro”.
Confcommercio, dal canto suo, esprime stupore e meraviglia per tali preoccupazioni: “Questo contratto – si legge nel commento ufficiale - si conferma il più diffuso contratto nazionale e vede registrare una crescita costante nelle adesioni proprio per la capacita di fornire sempre strumenti concreti in grado di rispondere ai bisogni delle aziende. Il rinnovo si inserisce in un momento che, pure ancora segnato da una fase di grande difficoltà, guarda agli indicatori complessivi con la volontà di dare risposte e strumenti concreti per continuare a sostenere le imprese e accompagnarle dentro un percorso di possibile ripresa e uscita dalla crisi”.
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