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Commercio: pochissimi canali tengono il passo

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Commercio: pochissimi canali tengono il passo

Commercio: pochissimi canali tengono il passo

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Fabio Massi
Crisi e calo dei consumi si ripercuotono sui piccoli esercizi al dettaglio il cui stock, pari a poco più di 757. 00 unità nel 2011, è in diminuzione rispetto al 2010 (-0,1%); in flessione anche il fatturato di questa tipologia distributiva (-2,6% nei primi sei mesi del 2012), mentre cresce quello dei discount (+1,8%) e dei supermercati (+1,4%).

Questi i dati sulla struttura territoriale della distribuzione commerciale per canale di vendita contenuti nel "Rapporto sulle economie territoriali e il terziario di mercato" realizzato dall'Ufficio Studi Confcommercio.

Molise (-1,9%), Friuli Venezia Giulia (-1,1%) e Liguria (-0,9%), le regioni che, nel complesso, registrano le maggiori "perdite" di esercizi. Prosegue, invece, lo sviluppo delle medie e grandi superfici, con minimercati e supermercati che aumentano prevalentemente al Centro e al Sud e ipermercati e grandi magazzini in espansione al Nord; rilevante, nel sistema distributivo italiano, il ruolo di altre tipologie di vendita che hanno raggiunto ormai un elevato livello di diffusione, come il commercio ambulante (oltre 175.000 imprese di cui quasi la metà al Sud), le imprese di e-commerce (+19% rispetto al 2010), e la vendita attraverso i distributori automatici (oltre 2 milioni di macchine installate in Italia).

Fra il terzo trimestre del 2007, punto di massimo per l'economia italiana, e il secondo trimestre del 2012, i consumi pro capite degli italiani sono diminuiti in termini reali del 6,5%. Il 2012 dovrebbe presentare la peggiore variazione negativa della spesa reale pro capite della storia della repubblica (oltre il -3%). All'interno di questo perimetro fortemente recessivo, solo pochissimi settori di spesa (la telefonia e l'informatica) e solo un canale di distribuzione, il discount, tengono i livelli di fatturato reale del 2011.

Si comprimono i redditi dei cittadini italiani e ciò, trasferendosi nella depressione dei consumi, colpisce tutto il sistema commerciale, soprattutto nelle componenti meno caratterizzate da efficienza di costo e capacità d'innovazione. Nel 1° semestre del 2012, infatti, la grande distribuzione nel complesso ha registrato in termini tendenziali un modesto incremento (+0,1%), contro una flessione del 2,6% del fatturato delle imprese operanti su piccole superfici. A tenere un profilo di crescita più dinamico nei primi 6 mesi dell'anno sono solo i discount (+1,8%) e i supermercati (+1,4%).
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