Centri commerciali in crescita, ma anche a rischio nella vecchia Europa: a dirlo è Cushman & Wakefield che ha tirato un bilancio dei metri quadrati edificati nel primo semestre del 2012, quando le nuove superfici hanno totalizzato 2,4 milioni di metri quadrati. L’anno dovrebbe chiudersi, per gli shopping center, con un saldo positivo di 6,9 milioni di mq. E tuttavia il mercato rimane a rischio in quanto, sull’innovazione immobiliare pesano parecchie incognite, come la recessione e il calo della domanda di beni e servizi che affligge i maggiori Paesi.

E infatti a tirare la volata non sono stati, fra gennaio e giugno, gli occidentali, bensì le zone poste nel centro e Oriente, specie la Turchia, dove il livello di completamento delle opere ha toccato il 75% già a fine giugno. Al contrario contrazioni  si sono osservate in Italia, Portogallo, Francia, ma anche in Romania e nella Repubblica Ceca. E tuttavia il mercato, come dimostrano le cifre previsionali per il 2013, non è certo fermo: si pronosticano altri 5,4 milioni di metri quadrati di nuove superfici.

Se Italia e Francia, da un punto di vista quantitativo, continuano a detenere le posizioni di testa, da noi le valutazioni parlano di una perdita secca da 400.000 a 284.000 metri quadrati, un calo in larga parte dovuto alle maggiori difficoltà di accesso al credito bancario da parte degli operatori.

In euro il primo semestre, sempre a livello continentale, ha dovuto incassare, sul corrispondente, una flessione di investimenti da 19 miliardi a 12 nell’intero campo dell’immobiliare commerciale