Carrefour esporta per primo il latte con il ‘marchio del consumatore’, trasferendo, nel vicino Belgio, un modello per ora applicato solo in Francia. Lo spiega il giornale specializzato retaildetail.be.

Il meccanismo è semplice e geniale. La cooperativa francese ‘Ce qui est le patron?’ (chi è il padrone? Ovviamente il consumatore) lancia sul proprio sito periodici sondaggi nei quali chiunque, in forma anonima, può scegliere le caratteristiche di un certo prodotto: latte appunto, ma anche formaggio, uova, fragole, succhi, miele e persino pizza.

Il campione seleziona tutte le caratteristiche: origine della materia prima, locale o estera, gusto, colore, materiale e grammatura della confezione, remunerazione degli agricoltori.

Dalla raccolta dati nasce così un prodotto equo, sostenibile, solidale, che sarà plasmato dai clienti finali e avrà già un prezzo al dettaglio, che naturalmente chi risponde può ridurre, facendo qualche rinuncia o, al contrario, aumentare, aggiungendo a piacere i vari plus.

Nel caso del Belgio il latte è in bric, con un prezzo di 1,05 euro, un buon contenuto di Omega 3, ottenuto da bestiame locale e nutrito con foraggio nazionale. A produrlo è la cooperativa Inex che raccoglie 175 allevatori e che, a sua volta, aderisce a ‘C’est qui est le patron?’.

La distribuzione partirà la settimana prossima nella rete nazionale Carrefour, composta da circa 750 punti vendita. A seguire altre insegne.

‘Ce qui est le patron?’, infatti, non concede esclusive e i suoi alimenti, destinati a coprire in breve altre 13 nazioni – per ora top secret -, hanno raggiunto 25 milioni di pezzi nell’Esagono, dove sono venduti da Carrefour, Leclercq, Monoprix, Intermarché e nelle reti francesi di Lidl e del gruppo belga Colruyt. Il solo latte del consumatore ha toccato lo scorso anno, in Patria, 30 milioni di litri.

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