Campari compra Curvoisier. Il cognac diventa il quarto asset
Campari compra Curvoisier. Il cognac diventa il quarto asset
- Information
di Luca Salomone
Campari si beve il cognac Curvoisier per 1,32 miliardi di dollari e porta a termine la più grande acquisizione della sua storia.
/p>
A cedere il cento per cento della maison francese, nata nella prima metà dell’Ottocento, è l’americana Beam Suntory, controllata a sua volta dalla nipponica Suntory holdings limited.
In questo modo la multinazionale italiana entra nella categoria dei cognac super premium, rafforza la propria posizione negli Usa, ma anche nell’area asiatica e nel canale travel retail, due orizzonti di business nei quali Beam Suntory, leader di settore, sta espandendo la propria presenza.
Il valore di impresa di Cuvoisier, che espresso in euro, è di 1,22 miliardi, in assenza di cassa o debito finanziario, è stato stimato sulla base di un prezzo fisso di 1,20 miliardi di dollari (1,11 miliardi di euro) più un premio di 120 milioni di Usd (110 milioni di euro) pagabile nel 2029, in base al raggiungimento degli obiettivi di vendite nette realizzate nell'anno fiscale 2028.
Il perimetro dell’operazione include anche le strutture di produzione, costituite da impianti di distillazione, magazzini, vigneti, uno ‘château’, un centro visitatori, centri di miscelazione, cantine di invecchiamento e un’unità di imbottigliamento automatizzata.
Il finanziamento dell’acquisizione è interamente coperto da un linea di credito - denominata in euro per un ammontare di 1,2 miliardi, con una scadenza fino a 24 mesi dalla data di perfezionamento – erogata da un consorzio di istituti composto da Crédit Agricole corporate and investment bank, come capofila, da Bank of America, Goldman Sachs e Mediobanca.
In base ai dati forniti da Suntory le vendite nette di Curvoisier hanno raggiunto 249 milioni di dollari nel 2022, di cui circa il 60% negli Usa. A questo dato si somma un magazzino di liquido in invecchiamento con un valore contabile di 365 milioni di dollari al 31 ottobre 2023.
Tuttavia, nei primi dieci mesi del 2023, il sell out, sempre a valori netti, ha subito una contrazione, fino a 148 milioni di euro: -33% sul corrispondente. “Questa performance – riporta Campari - è influenzata dal recente andamento del mercato, impattato dalla normalizzazione dei consumi negli Stati Uniti, dopo il picco post Covid, e dalla riduzione delle scorte da parte dei distributori, in linea con l'intera categoria del cognac”.
Secondo Bob Kunze-Concewitz, amministratore delegato di Campari Group, la multinazionale italiana si è data, con questo deal, «un’opportunità unica per rafforzare le credenziali del marchio Curvoisier come icona internazionale del lusso. Il cognac diventa il quarto asse di sviluppo di Campari insieme ad aperitivi, bourbon e tequila. Inoltre, l’azienda arricchisce ulteriormente il portafoglio di Rare, la divisione creata per accelerare il potenziale di crescita di una gamma selezionata di brand super e ultra-premium nei principali mercati del gruppo».
Del resto, il percorso di Campari nei marchi francesi di alta gamma è iniziato del 2016, con l'acquisizione di Grand Marnier, è proseguito con il cognac Bisquit Dubouché nel 2017, con i rhum Trois Rivières e la relativa distilleria in Martinica nel 2019, con Champagne Lallier nel 2020 e infine con Picon (aperitivo dolceamaro) nel 2022.
Maison Courvoisier è stata fondata nel 1828 da Félix Courvoisier a Jarnac, nella regione francese della Charente. Il suo cognac, il più premiato della propria categoria, ha ricevuto, fra l’altro, il titolo di Fornitore ufficiale della Casa dell'Imperatore da Napoleone III, ha conquistato le corti reali d'Europa ed è stato la bevanda preferita della Belle Époque, scelta per celebrare l'inaugurazione della Torre Eiffel e l'apertura del Moulin Rouge.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.