Vending machine, il made in Italy è una eccellenza
Vending machine, il made in Italy è una eccellenza
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Dal caffè agli snack, dalle bevande ai pasti pronti, il made in Italy è una eccellenza anche sul fronte dei distributori automatici per la vendita di prodotti alimentari, e con un doppio primato europeo: per numero di 'macchine' in funzione (dagli uffici a scuole, ospedali, aeroporti, stazioni: sono oltre 800mila) e per macchine prodotte, con un 'cuore' nell'industrie meccaniche delle aree Bergamo e Vicenza.
E' complessivamente un mercato che in Italia vale 3,4 miliardi, con 30mila addetti: il quarto per volumi a livello europeo dopo Germania, Inghilterra e Francia.
I dati emergono da uno studio di Accenture per Confida (l'associazione di categoria dell'intera filiera della distribuzione automatica): nel 2015 quota 3,4 miliardi è stata raggiunta con una crescita del 3,1%, tra vending (per 1,8 miliardi) e 'ocs' (il mercato delle capsule e cialde); Il mercato della fabbricazione di 'vending machine' vale circa 500 (escluso il settore delle macchine da caffè per hotel, bar e ristoranti) di cui il 70% è esportato all'estero; c'è poi il mercato dei sistemi di pagamento (31 milioni) e quello degli accessori: bicchierini (42milioni), palette (30 milioni di euro) e filtri (7,6 milioni).
A far da traino è l'aumento dei consumi alimentari fuori casa (saliti al 35% del totale della spesa alimentare) ma anche il 'caldo' degli ultimi anni, con l'estate 2015 che ha 'spinto' la vendita delle bevande fredde al +10,5%. "Per il 2016 che invece ha avuto invece un'estate mite - spiega Piero Lazzari, presidente di Confida - si prevede una chiusura in sostanziale pareggio", meglio di "un contesto in cui consumi alimentari delle famiglie italiane sono scesi del -1%".
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