Dallo scorso autunno si assiste alla decisa crescita delle quotazioni di molte materie prime agricole e lattiere.
Il prezzo del mais, che è una componente importante nella alimentazione degli animali da latte, è aumentato del 68% mentre quello della soia del 14%.

Anche il prezzo del latte alla stalla è cresciuto in modo significativo: da gennaio 2010 a oggi si sono registrati aumenti del 20%, interamente assorbiti dall'industria di trasformazione, che negli ultimi due anni ha ridotto i prezzi medi al consumo di molti prodotti, attraverso il contenimento dei costi e la riduzione dei margini aziendali. Negli ultimi 12 mesi sono cresciute anche le quotazioni all’ingrosso dei principali formaggi italiani (Grana Padano +27%; Parmigiano Reggiano +31%), anch’essi integralmente assorbiti dalle aziende che li commercializzano.

La situazione è ora diventata critica ma l’industria lattiero casearia farà il possibile per limitare gli inevitabili aumenti ai casi strettamente necessari per incidere il meno possibile sui bilanci delle famiglie italiane.