Il sapore del pomodoro di 50 anni fa è pressochè scomparso. Sono aumentate le rese per ettaro ed il peso per bacca, ma ciò ha sicuramente penalizzato il suo gusto caratteristico, caratterizzato da un mix di sapore acidulo, dolce e salato, umami, con sentori di foglie, di frutti e di fiori. L’obiettivo di alcuni produttori è oggi quello di recuperarne il sapore perduto, valorizzando la ricerca e selezionando le migliori varietà. E’ il tema emerso durante il webinar Esiste ancora il pomodoro di una volta? organizzato da SIPO in occasione di Mac Fruit Digital 2020 e trasmesso in diretta streaming sui canali social dell’azienda Facebook e YouTube dagli studi televisivi di Italia7 Gold a Rimini.

Il pomodoro è il simbolo dell’ortofrutta italiana ed è tra i prodotti più coltivati e consumati al mondo. E’ anche il primo prodotto orticolo acquistato dalle famiglie italiane ed è complessivamente il prodotto agricolo di maggior peso economico. L'Italia produce circa 900mila tonnellate di pomodoro e detiene la ledership in Europa sia nel pomodoro da industria che da consumo fresco. L’Italia ha però una scarsa propoensione all’export (circa 50mila tonnellate), per la poca capacità innovativa e per il prezzo più elevato rispetti ai competitors. Nazioni come i Paesi Bassi ad esempio hanno una costanza ed un’uniformità produttiva al di là dell'immaginabile, grazie alla coltivazione in serre di vetro 365 giorni l'anno.