Riso Gallo ha incontrato le realtà agricole aderenti al progetto "Il riso che sostiene" per premiare, attraverso il Premio Mario Preve per un’agricoltura sostenibile 2024, quelle che si sono maggiormente distinte in termini di sostenibilità.

Tra le aziende aderenti alla comunità della "Carta del riso", il premio per l’azienda agricola più sostenibile è stato assegnato a Cerutti Alice di Crova (Vc).

L’evento, organizzato per promuovere il valore e i principi della sostenibilità agricola con l’obiettivo di preservare la fertilità del suolo e garantire sempre più elevanti standard di prodotto, ha visto, inoltre, la partecipazione di partner di valore dell’azienda, quali Basf Italia, Deutz Fahr, Syngenta e xFarm Technologies.

L’incontro è stato, inoltre, un’importante opportunità per esplorare il potenziale che le nuove pratiche di agricoltura conservativa possono rappresentare per le aziende agricole.

Per il secondo anno Riso Gallo ha scelto di assegnare un riconoscimento alle aziende agricole che si sono maggiormente distinte per le best practice sostenibili. Un premio che intrinsecamente costituisce un omaggio a Mario Preve, scomparso lo scorso anno, e alla sua visione imprenditoriale dedita alla sostenibilità lungo tutta la filiera e fortemente legata al territorio.

La lavorazione industriale del riso è già di per sé sostenibile in quanto tutti i sottoprodotti vengono riutilizzati, ma ci sono ancora grandi opportunità di miglioramento, partendo proprio dalle attività in campo.

Dal 2018 l’azienda ha quindi intrapreso un percorso di sostenibilità con l’obiettivo di coinvolgere le realtà agricole della filiera risicola sotto il progetto "Il riso che sostiene". A aderirvi e sottoscrivere la carta sono state 181 aziende agricole piemontesi e lombarde, certificate secondo il protocollo FSA (Farm Sustainability Assesment): otto semplici regole, tra cui il divieto di utilizzo di glifosate direttamente sulle colture e di fanghi di depurazione o il consiglio di applicare tecniche agronomiche e soluzioni agro-ambientali che consentono la salvaguardia e la tutela dell’ambiente della risaia e della sua biodiversità.

Riso Gallo, attraverso una serie di partnership, si è inoltre impegnata a trovare nuove destinazioni d’uso atte a valorizzare i sottoprodotti, dall’impiego della lolla in bioedilizia, all’utilizzo dell’acqua di cottura del riso nero per la tintura dei tessuti.