Visita del Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti al Raviolificio Lo Scoiattolo di Lonate Ceppino (Va), azienda storica del territorio varesino oltre che terzo produttore di pasta fresca in Italia, con un fatturato da 45 milioni di euro (2021).

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L’occasione è stata propizia per analizzare come affrontare i possibili scenari che si comporranno e che andranno a penalizzare soprattutto le aziende in relazione alla situazione internazionale sopraggiunta dopo i due anni complessi a causa della pandemia.

La strada da percorrere è pertanto quella dell’ottimizzazione produttiva, proseguendo con gli investimenti e l’implementazione della tecnologia 4.0, aspetti in cui Lo Scoiattolo ha fortemente creduto e si è impegnata per il rinnovamento dell’azienda.

Fondamentale è stata la lungimiranza dell’azienda che già da tempo aveva iniziato questo iter, nel rispetto degli standard qualitativi, con l’obiettivo di efficientare il processo produttivo, limitare gli sprechi, razionalizzare i consumi e contestualmente risolvere il problema della carenza di materie prime e sussidiarie, trovando e chiedendo valide alternative.

«In questo senso – ha detto Massimiliano Di Caro, Direttore Generale dell’azienda - abbiamo particolarmente apprezzato la misura del MISE sull’etichettatura relativa all’olio di girasole, un altro ingrediente difficile da reperire. Non dover provvedere alla ristampa di tutte le etichette (il raviolificio produce oltre 200 prodotti e 70 tonnellate di pasta fresca al giorno) è per noi un motivo di sollievo in una situazione così tormentata.»

Si tratta davvero di una misura concreta nei confronti delle aziende come Lo Scoiattolo, tessuto vitale dell’economia italiana che conta più di 130 dipendenti e numerosi collaboratori. «Crediamo nella nostra azienda – ha aggiunto il Dg - e crediamo nell’industria italiana. Ne stiamo dando una prova concreta portando avanti il progetto, iniziato più di un anno fa, di un nuovo stabilimento da 8.000 mq, malgrado i tempi tanto difficili».