Parmigiano Reggiano: nei primi mesi 2021 vendite al +12% rispetto al periodo pre-pandemia
Parmigiano Reggiano: nei primi mesi 2021 vendite al +12% rispetto al periodo pre-pandemia
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Il Parmigiano Reggiano chiude il primo trimestre 2021 con risultati positivi, le vendite a volume hanno registrato una crescita del +12% rispetto al periodo pre-pandemia, 8.
27 tonnellate contro le 7.704 del 2019, mentre gli altri formaggi stagionati a pasta dura si sono fermati al 5%.
Un dato straordinario se si considera l’impatto del Covid sulla capacità di spesa delle famiglie, e di riflesso sul carrello del supermercato, ma anche di tutte le altre minacce provenienti dall’estero: innanzitutto Brexit, poi i dazi USA - al momento sospesi ma, ricordiamo, non revocati - e il fenomeno dell’Italian Sounding che alimenta un mercato parallelo da 2 miliardi di euro.
Anche dal punto di vista del prezzo, il 2021 ha fatto registrare un andamento positivo e stabile: da gennaio, la quotazione del Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore si attesta intorno ai 10,50 €/kg contro i 7,99 €/kg di un anno fa (fonte: Borsa Merci Camera di Commercio Di Parma).
Il Consorzio può ora concentrarsi sul capitolo Horeca affinché i ristoranti, dopo un annus horribilis, tornino ad essere il palcoscenico naturale per valorizzare il Parmigiano e tutti i prodotti di qualità. Prevista una partnership con Identità Golose per risollevare la quota di mercato del settore Horeca - che nel 2020 ha potuto assorbire solo il 4% del Parmigiano Reggiano in commercio - attraverso progetti di formazione ed educazione con ristoranti e tutte le altre attività del “fuori casa”. Un vero e proprio patto per la ripartenza, fondato sulla trasparenza e sull’utilizzo di prodotti di qualità a Indicazione Geografica.
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