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Pam Panorama denuncia 255 esuberi in 15 pdv. Avviata la procedura di licenziamento

Pam Panorama denuncia 255 esuberi in 15 pdv. Avviata la procedura di licenziamento
Pam Panorama denuncia 255 esuberi in 15 pdv. Avviata la procedura di licenziamento

Pam Panorama denuncia 255 esuberi in 15 pdv. Avviata la procedura di licenziamento

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

Giro di vite del gruppo Pam Panorama.

La società veneziana ha comunicato ai sindacati l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 255 addetti in 13 ipermercati e 2 supermercati tra Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Il 12 aprile si svolgerà il primo incontro azienda-sindacati per l’esame congiunto previsto dalla procedura.

La decisione di Pam arriva dopo un lungo braccio di ferro con i sindacati: prima per la disdetta del contratto integrativo aziendale e poi per la nuova organizzazione del lavoro, a cominciare dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia dei negozi.

L’azienda non rilascia commenti mentre il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice osserva che “non è servito disdettare il contratto integrativo per rilanciarsi e non sarà sufficiente oggi operare dei licenziamenti. La strada del rilancio non passa per le scelte unilaterali ma per una condizione concreta di obiettivi e strategie”.

Il rilancio

Pam conta su 970 pdv, di cui 218 a gestione diretta e 280 in franchising. I discount In’s sono 470. La suddivisione è in ipermercati Panorama, supermercati e superstore Pam, Convenience store Pam local e Pam city, negozi di prossimità urbana.

Negli ultimi due anni Pam ha ridotto le superfici di parte dei 23 ipermercati intorno ai 5mila mq ed “entro 2 anni contiamo di terminare le ristrutturazioni” aveva annunciato lo scorso autunno l’ex ad Gianpietro Corbari, sostituito dal dg Andrea Zoratti lo scorso febbraio.

Pam è controllata dalla Gecos, finanziaria delle famiglie Bastianello e Dina.

Bassa redditività

Nel periodo 2016/2020 Pam ha realizzato una crescita media annua dei ricavi del +3,7% e del +7,5% nel solo 2020 a 2,55 miliardi di euro (dati Mediobanca). La crescita di Pam è stata accelerata dai ricavi discount che incidono per circa il 40%.

Nel 2020 l’utile operativo è stato di 36,7 milioni, l’1,4% del giro d’affari. La redditività del capitale di Pam è tra la più basse del comparto retail. Il costo del lavoro, secondo l’ultimo rapporto Mediobanca, è dell’11,9% contro una media del settore del 10%. I debiti finanziari incidono per il 63% sul patrimonio netto, in linea con la media di settore.


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