Ogni italiano, neonati compresi, mette nel carrello della spesa 50 kg di confezioni ogni anno.

In totale sono quasi 3 milioni le tonnellate di packaging in cui sono contenuti i prodotti di largo consumo acquistati nei punti vendita della distribuzione moderna.

È quanto emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che ha misurato – per la prima volta – quanto, come e dove la riciclabilità degli imballaggi viene segnalata sulle etichette dei prodotti.

Dall’analisi è emerso che, a fronte di una maggiore attenzione dei consumatori verso le tematiche ambientali, circa il 25% dei prodotti di largo consumo fornisce indicazioni per lo smaltimento delle confezioni. Di questi, l’82% dichiara in etichetta di avere un pack “totalmente riciclabile” o “largamente riciclabile”, mentre solo nel 6,2% dei casi viene definito “non riciclabile”.

In particolare, a guidare la classifica dei prodotti “virtuosi”, sono acqua minerale (con il 100% delle referenze dichiarate ”totalmente riciclabili” o “largamente riciclabili”), cura casa e bevande, mentre dall’analisi per tipologia di produttore emerge che il maggior numero di prodotti contenente indicazioni su come smaltire il pack appartiene alle grandi marche e alle private label.

Il risultato? Le indicazioni sullo smaltimento del pack sono presenti sul 42,3% dei prodotti che entrano “effettivamente” nel carrello della spesa medio degli italiani. E, di questi, nell’86% dei casi le confezioni sono interamente o largamente riciclabili.