Italiani sempre più interessati all’usato in risposta alle crescenti esigenze di controllare le spese e di ridurre l’impatto ambientale: più di uno su due (52%) ha acquistato almeno una volta un prodotto di seconda mano, spinto principalmente dall’opportunità di risparmiare (59%) o di pagare a un prezzo contenuto un bene di valore (37%), ma anche perché considera il ricorso all’usato una modalità più ecologica che, allungando la vita dei prodotti, consente di evitare sprechi (22%).

I dati dell’Osservatorio Mensile Findomestic di maggio, realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra, evidenziano come quasi la metà degli italiani (47%) dia oggi un giudizio positivo al mercato dell’usato mentre una minoranza (27%) non si fida e si mostra riluttante nei confronti del second hand.

L’acquisto di seconda mano è preso in considerazione soprattutto per i mezzi di trasporto: automobili (56%), biciclette o bici elettriche (46%), moto (40%). Riscuotono successo, tra i beni usati, anche le attrezzature sportive (37%), gli strumenti musicali e i prodotti informatici (28% per entrambi). Un intervistato su quattro valuterebbe prodotti di seconda mano per acquistare articoli per l’infanzia (26%), Tv o console (25%) e arredamento (24%). C’è, invece, minore propensione a ricorrere all’usato quando si tratta di gioielli (21%) e soprattutto elettrodomestici (15%).

Il 55% degli intervistati non sa indicare luoghi fisici o virtuali che offrono prodotti usati di buona qualità. Gli altri danno risposte frammentate citando prevalentemente siti di e-commerce, quali Ebay (14%), Subito.it (12%) e Amazon (8%). Resistono però, nella percezione del campione interpellato, i canali tradizionali: i mercatini dell’usato ottengono infatti la stessa percentuale di Amazon, leggermente superiore rispetto a quella dei negozi che vendono beni di seconda mano (5%).

Mentre una quota significativa del campione intervistato preferirebbe comprare prodotti usati direttamente da persone fidate, amici o persone conosciute (43%), o affidarsi ai social network (24%), la stragrande maggioranza (81%) si rivolgerebbe a un sito internet o negozio specializzato nella vendita di prodotti di seconda mano. L’89% degli interpellati ritiene utile l’opportunità offerta da alcune importanti catene di negozi che, accanto al nuovo, vendono usato. Le grandi marche, comunque, fanno la differenza anche nel mercato di seconda mano: i loro prodotti sono ritenuti più affidabili dal 75% del campione, a fronte del 23% che ritiene una marca secondaria altrettanto degna di fiducia. Cosa dà sicurezza nella valutazione di acquisto di un prodotto usato? In prima istanza la garanzia di sostituzione (56%) o di riparazione (50%) in caso di guasto e, per il 43%, la disponibilità di un servizio post vendita. Un 40%, infine, si sentirebbe rassicurato solo se l’usato fosse ricondizionato (domanda con risposta multipla).

L’Osservatorio Findomestic evidenzia, infatti, come per il 59% degli italiani i prodotti ricondizionati siano equiparabili a quelli nuovi. Ciò nonostante, per il ricondizionato ci si attende mediamente uno sconto del 40%, non troppo distante da quello atteso per l’usato (45%). Insomma, si percepisce come pari al nuovo ma si vuole pagare come l’usato. Anche qui la notorietà della marca ha un ruolo chiave: il 74% del campione, infatti, ritiene che il ricondizionato proposto da un brand conosciuto sia più affidabile rispetto a quello offerto da una marca meno nota.