Per garantire la provenienza nazionale dell'extravergine e impedire di spacciare come made in Italy miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, entra in vigore il nuovo decreto sull’etichettatura obbligatoria. Scaduto il termine di novanta giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre, da oggi le aziende devono necessariamente indicare il Paese - o i diversi Paesi - nel quale le olive sono state raccolte e l’ubicazione del frantoio. Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a 9.500 euro.