Nestlé e Federparchi: piantati 400 alberi in 4 parchi italiani
Nestlé e Federparchi: piantati 400 alberi in 4 parchi italiani
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Si è tenuta presso il Parco Agricolo Sud Milano la cerimonia conclusiva del percorso di collaborazione intrapreso da Nestlé e Federparchi che ha portato alla piantumazione di ben 400 alberi in tutta Italia.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito del concorso di Nestlé “Il buono che ti ri-premia”, che ha dato la possibilità ai consumatori di scegliere in quale parco piantare un albero.
Il progetto ha coinvolto i più importanti parchi del nostro Paese. 50 piante sono state messe a dimora, rispettivamente, nei parchi di Roma Natura, nel Parco Nazionale dell’Aspromonte in Calabria e nel Parco Naturale dei Nebrodi in Sicilia. 250 sono invece quelle piantate nel Parco Agricolo Sud Milano e consegnate alla cittadinanza.
Tutelare la diversità e gli habitat naturali è ormai una strada obbligata per la costruzione di un futuro sostenibile. La presenza degli alberi è un elemento fondamentale sia per la conservazione della natura sia per contribuire alla qualità dell’ambiente, in particolare nei contesti urbani e periurbani. Le piante svolgono una funzione di primo piano nel contrasto ai mutamenti climatici e nell’assorbimento dell’anidride carbonica (CO2). La stessa Unione Europea ha posto ambiziosi obiettivi di piantumazione, puntando a tre miliardi di nuovi alberi nel continente entro il 2030. Alberi e ambienti naturali, inoltre, hanno effetti positivi scientificamente provati sul benessere fisico e psicologico delle persone. Un ruolo di primaria importanza viene assunto dalle aree naturali protette delle cinture metropolitane che interagiscono direttamente con le criticità ambientali delle grandi aree urbane.
Nei quattro parchi oggetto dell’iniziativa sono state piantate solo specie autoctone per la massima tutela della biodiversità. Il patrimonio naturale italiano è, infatti, il più ricco a livello europeo e rischia di essere danneggiato non solo da fattori strutturali, quali inquinamento, consumo di suolo, mutamenti climatici e distruzione di habitat, ma anche dalla diffusione delle specie aliene invasive, che danneggiano anche la biodiversità vegetale.
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