Nella spesa italiana meno zuccheri e più proteine
Nella spesa italiana meno zuccheri e più proteine
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Quasi il 17% dei prodotti confezionati venduti in supermercati e ipermercati italiani evidenzia sull’etichetta di essere privo di un ingrediente, un nutriente o un additivo (come olio di palma, zuccheri o conservanti) e oltre il 12% di essere più “ricco” di una componente nutrizionale (come proteine o potassio).
È quel che emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, lo studio semestrale che monitora i fenomeni di consumo nella GDO incrociando le informazioni sulle etichette dei prodotti digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy Servizi e i dati di NielsenIQ di venduto e consumo.
Nel carrello "free from" rilevato dall’Osservatorio Immagino sono presenti quasi 14 mila prodotti sulle cui confezioni è segnalata l’assenza o la minor presenza di uno dei 16 ingredienti, nutrienti o additivi monitorati. Nel 2022 questo paniere ha superato i 7,4 miliardi di euro di sell-out, pari a +6,0% rispetto all’anno precedente. I volumi di vendita, invece, sono diminuiti di -5,2%. Ma ci sono stati dei claim che nel corso del 2022 sono riusciti ad andare controcorrente, aumentando le quantità vendute. Sono soprattutto quelli legati alla riduzione del contenuto di zuccheri (+4,1% per “pochi zuccheri” e +1,5% per “senza zuccheri aggiunti”), a conferma della grande attenzione degli italiani per questi nutrienti. Da rilevare anche l'escalation dei 261 prodotti presentati come “senza antibiotici” (+4,3% a volume e +17,2% a valore).
Il carrello “rich-in” costruito dall’Osservatorio Immagino comprende oltre 10 mila prodotti che nel 2022 hanno superato i 4,4 miliardi di euro di sell-out, mettendo a segno una crescita annua di +7,8%. I volumi, invece, sono diminuiti di -3,6%. Tra i 12 claim rilevati in quest’area, che segnalano la presenza o il maggior contenuto di un nutriente, a registrare le migliori performance sono quelli riferiti alle proteine (+15,0% a valore e +0,1% a volume), al magnesio (+13,5% a valore e +3,9% a volume), al potassio (+7,7% a valore e +5,7% a volume) e allo zinco (+11,6% a valore e +6,6% a volume).
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