Grandi e piccole distillerie, selezionatori, imbottigliatori delle partite più pregiate e collezionisti che hanno partecipato come espositori alla 5a edizione del Milano Whisky Festival si possono dichiarare soddisfatti insieme agli organizzatori per il successo di pubblico che fin dalle prime ore dello scorso week end ha assiepato la manifestazione dedicata a far conoscere e diffondere la cultura legata al malt scotch whisky, la versione di maggior pregio del distillato made in Scotland. Tecnici e specialisti non si sono fatti pregare anche dai semplici curiosi per spiegare nel salone dell’Hotel Marriot, che ha ospitato l’evento milanese, procedure, metodi di lavorazione e di valutazione dei malt whisky. Tra le distillerie più celebri erano presenti con un proprio spazio espositivo Glen Grant (gruppo Campari), Glenlivet (Pernod-Ricard), Ardbeg e Glenmorangie (Moet), Oban, Cragganmore, Lagavulin e Glenkinchie (Diageo), Jura e Dalmore (Averna), Glengoyne (Biscaldi). Una nota a sé merita la giovane distilleria Arran, in produzione da 15 anni, un’adolescente paragonata ad altre con secoli di vita. Molto ampio, inoltre, l’assortimento proposto da un autorevole collezionista-selezionatore-imbottigliatore, il milanese Giorgio D’Ambrosio che da decenni si muove tra l’Italia e la Scozia  approvvigionandosi soprattutto tra le distillerie indipendenti. Tra le curiosità una bottiglia di Port Ellen 17 y.o. (17 anni di maturazione in barile) messo in vendita dal collezionista Gianni Castanò per 880 euro: una rarità, la distilleria è stata chiusa nel 1983.