Mebimport si rafforza e punta al +33% di crescita nel prossimo triennio
Mebimport si rafforza e punta al +33% di crescita nel prossimo triennio
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Cambiano tendenze e stili di consumo degli italiani, ma il mercato delle bevande, in particolare degli alcolici, continua a crescere nel 2019 registrando +2,5% rispetto all’anno precedente.
A seguire questo trend positivo è il Gruppo pugliese Mebimport, che da oltre 30 anni è leader nella distribuzione food & beverage, grazie alla sua capillare presenza in Puglia, Basilicata e Calabria.
In un mercato fortemente frammentato come quello della distribuzione di bevande, composto da circa 2.000 aziende di grossisti di dimensioni familiari con un fatturato medio di 4 milioni di euro, il Gruppo Mebimport, nato nel 1986 a Leverano (Le) e presente con i suoi depositi in sette strutture collegate (Leverano, Capurso, Fasano, Taranto, Manfredonia, Tito, Sersale), può contare oggi su un fatturato di circa 25 milioni di euro e prevede di raggiungere un giro d’affari di 33 milioni nei prossimi tre anni, con una crescita pari al +33%.
Contestualmente ad una crescita dei consumi “fuori-casa” stimata nel 2019 intorno al +7,3% (dati Eurostat) rispetto all’anno precedente, tra i prodotti più richiesti dal mercato e distribuiti da Mebimport, ci sono le birre (44% del fatturato), il vino (15%), gli spirits (11%) e le acque e bevande (23%).
Il Gruppo pugliese, che conta 140 collaboratori e garantisce la consegna agli oltre 3.500 punti vendita serviti entro le 48 ore, rappresenta un top player nella distribuzione e servizi rivolti a canali Ho.re.ca. e Super Ho.re.ca., con una gamma composta da 2.700 prestigiose referenze.
In questo scenario caratterizzato dalla presenza di mini catene (circa 1000 in Italia) che rappresentano circa il 9% del mercato, un fenomeno interessante è poi la crescita delle produzioni locali, in particolare per la categoria delle birre e Gin artigianali, che Mebimport negli ultimi anni ha intercettato e aggregato, rivolgendosi all’ Ho.re.ca. di qualità, sensibilizzando i consumatori e punti di consumo sull’educazione al “buon bere”. Con un occhio di riguardo al tema della sostenibilità, impegnandosi a supportare con policy specifiche anche i prodotti a km zero, le categorie delle bevande bio e delle birre gluten free.
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