di Emanuele Scarci

Lidl Italia chiude il bilancio 2021/22 con più ricavi, una rete commerciale più forte e redditività stabile. Nonostante la tempesta perfetta di inflazione e taglio dei consumi, la parola d’ordine del presidente Massimiliano Silvestri è quella di rafforzare ulteriormente una rete che conta 715 pdv, ammodernare quelli esistenti e avviare nuove piattaforme logistiche.

Nell’esercizio fiscale 2021/22 (chiuso lo scorso 28 febbraio), Lidl Italia ha realizzato un valore della produzione di 5,9 miliardi, +6,9%, un Margine operativo lordo di 486 milioni (l’8,2% dei ricavi contro l’8,3% dell’anno prima) e un utile operativo di 273 milioni (il 4,6% contro il 4,7%). L’utile netto è stato di 212 milioni, in crescita sui 184 dell’anno prima.

Di corsa
Nel frattempo, la catena discount guidata ha inaugurato nuovi pdv (obiettivo: 40 quest’anno) e dato il via al centro logistico cagliaritano di Assemini, il 12esimo della società. Silvestri ha raggiunto un’intesa anche per un hub logistico a Palermo, vicino all’aeroporto, mentre a Vaprio D’Adda il progetto è congelato in attesa della pronuncia del Tar, a cui ha fatto ricorso un comitato di cittadini no Hub.
Il timone puntato verso il Sud indica che la catena commerciale tedesca intende colmare il ritardo nel Mezzogiorno: infatti i ricavi delle vendite segnalano che nel Nord è realizzato il 53% del totale, al Centro il 29% e al Sud il 18%.
Il modello di business è basato su negozi a stretta gestione diretta e sull’80% di marchi propri. Per esempio, il brand “Italiamo” identifica prodotti selezionati e conta su 200 referenze, anche Dop e Igp. Silvestri non si lascia tentare, come altri player (come Europsin e MD), dai negozi con il banco servito della macelleria o della panetteria. “Noi siamo un supermercato con un cuore discount - risponde -. Non facciamo mestieri diversi da quelli in cui siamo capaci”.


Fattore prezzi
L’iperinflazione italiana (a ottobre +12,7% quella nel carrello della spesa) è un elemento nuovo e di disturbo anche per Lidl che vanta 30 anni di presenza in Italia. Da verificare a tempo debito se le vendite che i discount stanno sottraendo alla Gdo saranno superiori al taglio della spesa delle famiglie in seguito all’erosione del potere d’acquisto. E in che misura questa situazione rallenterà i programmi di sviluppo.
Lidl Italia aveva annunciato che intende raggiungere la boa dei mille store entro il 2030. Un obiettivo ambizioso supportato però da fondamentali solidi: la società dispone di un patrimonio netto di 1,4 miliardi (di cui 1,2 miliardi di utili portati a nuovo), terreni e fabbricati per 1,9 miliardi e liquidità per 85 milioni. Dall’altro lato, Lidl Italia ha debiti verso banche per 971 milioni e debiti verso fornitori per 840 milioni.

Più vendite
I numeri di Lidl Italia; in milioni di euro
2021/22 2020/21
Ricavi 5.933 5.549
Mol 486 460
Utile 212 184