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Lidl, 800 milioni per lo sviluppo. Il Tar boccia il polo logistico di Vaprio D'Adda

Lidl, 800 milioni per lo sviluppo. Il Tar boccia il polo logistico di Vaprio D'Adda
Lidl, 800 milioni per lo sviluppo. Il Tar boccia il polo logistico di Vaprio D'Adda

Lidl, 800 milioni per lo sviluppo. Il Tar boccia il polo logistico di Vaprio D'Adda

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

L’anno scorso Lidl Italia ha investito 450 milioni di euro, creando 2 mila posti di lavoro, e prevede di investirne altri 800 nel prossimo biennio.

L’azienda non stacca il piede dall’acceleratore dello sviluppo, anzi intende recuperare, in particolare, il ritardo nell’area 4 Nielsen (il Mezzogiorno) con l’apertura di pdv e l’avvio di hub logistici, il prossimo è in agenda quest’estate in Sardegna ad Assemini. Il Tar ha però appena bocciato, su ricorso degli ambientalisti, il progetto da 125 mila mq (di cui 44 mila coperti) dell’hub lombardo di Vaprio d’Adda, sulla direttrice Milano-Brescia-Venezia.

Il bivio
“Il Tar ha rilevato delle carenze tecniche cioè la mancata Valutazione di impatto ambientale. Ora con i nostri avvocati decideremo se ricorrere oppure puntare su un’altra strada” ha detto il presidente di Lidl Italia, Massimiliano Silvestri, a margine dell’evento “Sulla via del domani: guidare il cambiamento verso consumi sostenibili” tenutosi ieri a Milano.
Dopo lo stop del Tar seguita alla decisione di Città Metropolitana di omettere la Valutazione d’impatto ambientale, per l’amministrazione comunale di Vaprio D’Adda sta a Lidl decidere se proseguire nel giudizio o avviare un’altra Valutazione che sostituisca la precedente. Per l’azienda tedesca il nuovo hub lombardo (che vale una sessantina di milioni d’investimento) è fondamentale per supportare la crescita nella regione più importante.

Sullo sviluppo della logistica al Sud, Silvestri ha raggiunto un’intesa anche per una piattaforma da costruire a Palermo e che si aggiungerà alle 12 già operative, considerando anche Assemini.
Sul fronte commerciale, “in questa fase - ha aggiunto Silvestri - non siamo in grande crescita ma, in piena deflazione discount del 7,5%, difendiamo bene i volumi. Ciò detto, novembre e dicembre saranno decisivi per il conto economico”. Lidl controlla una rete di 730 punti vendita e nell’esercizio 2022/23 (chiude il 28 febbraio) ha realizzato ricavi per 6,68 miliardi (+14%), un Ebitda dell’8% (stabile) e un utile di 232 milioni (+9,2%).

Responsabilità d’impresa

Nel corso dell’evento milanese sono stati presentati i risultati del terzo Report di sostenibilità 2021-2022 di Lidl. Significativi sono i risultati ottenuti a livello ambientale per la tutela del clima: si sono risparmiati oltre 5 milioni di kWh in illuminazione e 8 milioni di kWh grazie a più di 7mila interventi di efficientamento energetico sulle pertinenze.
Lidl ha puntato anche sull’energia rinnovabile: 100% del consumo totale di energia deriva da fonti rinnovabili e il 4% dell’energia elettrica utilizzata proveniente da autoproduzione attraverso pannelli fotovoltaici.
Infine, con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, così come previsto dall’Accordo di Parigi e Cop26, Lidl s’impegna a ridurre le emissioni di Scope 1 e Scope 2 del 48% entro il 2030 rispetto al 2019, attraverso azioni orientate nel tempo. Già dal 2022, l’azienda è clima neutrale.

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