di Emanuele
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Il
Prosciutto di San Daniele più forte dell’inflazione: le vendite a volume del 2022
e del primo trimestre del 2023 chiudono con un pari e patta. “L’anno scorso nella
grande distribuzione il San Daniele Dop ha registrato una flessione dei volumi
dell’1,2% e una crescita a valore del 3,1% in seguito all’aumento dei prezzi - ha
dichiarato il direttore del Consorzio Mario Cichetti nel corso della
presentazione dell’evento Aria di Festa -. Variazioni abbastanza contenute se
si considera che sulla Gdo siamo esposti per l’80%. Tuttavia la crescita nell’Horeca
e nei negozi di vicinato ha permesso di riequilibrare il bilancio. Lo stesso
copione si è ripetuto nel primo trimestre di quest’anno e questo ci rende cautamente
fiduciosi per il resto dell’anno”.
Il dato è rilevante
se si considera che il comparto più ampio dei salumi nel 2022 ha incassato, a
fronte di un aumento dei prezzi di oltre l’8%, un arretramento delle vendite a
volume del 3%; nel primo bimestre 2023 un ritocco all’insù dei listini del 13% ha
generato una contrazione dei volumi venduti del 13%.
Tsunami
costi
Dal suo
canto, il presidente del Consorzio Giuseppe Villani ha sottolineato che nel
2022 siamo stati investiti “dallo tsunami dell’aumento dei costi: materia
prima, energia, trasporti. Nonostante tutto abbiamo aumentato i prezzi soltanto
del 10% e questo è molto piaciuto ai consumatori. Oggi i prezzi dell’energia si
sono abbassati, ma rimangono alti quelli della materia prima. Confidiamo che scendano
anche questi in corso d’anno altrimenti saremo costretti ad adeguare i prezzi
per i consumatori”. Villani si riferisce ai prezzi dei suini da macello pesanti
che oggi oscillano intorno a 2,20 euro/Kg, contro 1,70 di un anno fa e 1,40 di
due anni fa.
L’anno
scorso il Prosciutto di San Daniele ha prodotto 21,7 milioni di vaschette,
corrispondenti a 405 mila prosciutti. “Pensavamo che la domanda sarebbe calata
a causa del prezzo più elevato rispetto al prodotto al banco del taglio del supermercato
- ha aggiunto Villani -. Invece, a sorpresa, i volumi hanno performato”.
Sul versante
della produzione di prosciutti, nel 2022 è aumentata dell’1,5% a 2,67
milioni di pezzi per un valore intorno ai 350 milioni. I prosciutti però hanno
bisogno, secondo disciplinare, di stagionare almeno 13 mesi. Quale lo stato
degli stock? “Siamo appena usciti dall’inverno - ha detto Villani - e i nostri
indici di magazzino ci segnalano che gli stock non sono cresciuti più del 5%.
Siamo fiduciosi di poterli smaltire in estate. Sempre che non ci capiti un’estate
piovosa”.
Aria di
Festa
Intanto a
San Daniele del Friuli riparte Aria di Festa. Quattro giorni (dal 30 giugno al
3 luglio) dedicati al Prosciutto di San Daniele, con eventi e appuntamenti per
celebrare il legame che lo unisce al territorio di origine. Aria di Festa si
presenta come una manifestazione trasversale dove l’enogastronomia incontra le
eccellenze regionali, la cultura, il buon vivere e la musica di qualità,
attirando turisti provenienti dall’Italia e dall’estero.
La kermesse
enogastronomica sarà valorizzata da numerose attività dedicate alla promozione
del Prosciutto di San Daniele. Si terranno, infatti, live cooking show, talk
tematici con ospiti di spicco, masterclass e laboratori sensoriali dedicati al
Prosciutto di San Daniele. Inoltre, una decina di prosciuttifici aprirà le
porte degli stabilimenti proponendo visite guidate alla scoperta della
lavorazione del San Daniele Dop. Quanto costa la manifestazione? “Non poco -
risponde Cichetti - perché gli avvenimenti sono numerosi e le persone coinvolte
tantissime. La stima è di circa 1 milione, che poi compensiamo con vari contributi”.