Le attività imprenditoriali femminili in Italia crescono del 41%
Le attività imprenditoriali femminili in Italia crescono del 41%
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Il Mastercard Index of Women Entrepreneurs (MIWE), giunto alla seconda edizione, evidenzia una crescita delle imprese femminili in contesti con economie più sviluppate, dove le donne imprenditrici hanno a disposizione maggiori risorse ed opportunità, come l’accesso al capitale, ai servizi finanziari e a percorsi accademici.
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La ricerca prende in esame 57 mercati in 5 aree geografiche del mondo (Asia, Europa, America Latina, Medio Oriente, Africa e Nord America), tenendo traccia dei successi e progressi delle donne imprenditrici e titolari di aziende. La classifica dei paesi in cui ricevono maggiore supporto e condizioni migliori, pur non essendo immuni da pregiudizi e discriminazioni, vede stabile al primo posto la Nuova Zelanda (74,2), seguita da Svezia (71,3), Canada (70,9) e Stati Uniti (70,8).
Lo studio indica, inoltre, che le migliori opportunità imprenditoriali per le donne non sempre vanno di pari passo con lo sviluppo economico di un paese. Economie emergenti come il Ghana (46,4%), Uganda (33,8%) e Vietnam (31,3%) presentano le percentuali più alte di donne imprenditrici, le quali avviano un’attività mosse dalla necessità anche quando mancano conoscenza e opportunità economiche.
L’Italia registra una crescita del 41% delle attività imprenditoriali avviate da donne, seconda solo alla Corea, dove il numero delle donne imprenditrici è aumentato notevolmente (+88%), e prima della Svezia e Costa Rica che la seguono (+37%). Nel nostro Paese, le donne imprenditrici rappresentano circa il 26% del totale, rientrando nella top 20 dei paesi con donne ai vertici di aziende.
Nella classifica mondiale dei paesi che offrono supporto e condizioni ottimali per le donne che decidono di avviare un attività imprenditoriale, l’Italia si posiziona al 42° posto, avanzando di 2 posizioni rispetto all’anno precedente. Per accesso alla formazione e agli strumenti finanziari le donne imprenditrici del nostro paese si classificano alla 38° posizione. Mentre se si vanno ad analizzare aspetti come le facilitazioni nel fare business e la percezione culturale della donna come imprenditrice, l’Italia si classifica al 31° posto nel mondo.
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