Si prospetta un anno difficile per le aziende della grande distribuzione schiacciate tra l'aumento dei prezzi delle materie prime, che si ripercuoterà inevitabilmente sui prezzi finali ai consumatori, e una pressione promozionale che si manterrà elevata a sostegno della domanda interna, ma a scapito dei margini.
 
La crescita del settore si è arrestata con la crisi dei consumi, ma non solo: anche se le aziende della distribuzione moderna si sono sviluppate di dimensione ancora adesso il loro peso è di gran lunga inferiore a quello che hanno raggiunto negli altri paesi europei.

L’obiettivo primario per la Gdo - sottolinea Cobolli Gigli -  è continuare a crescere per garantire sempre più convenienza, servizi, innovazione e qualità ai consumatori cercando di rimuovere la posizione di resistenza a livello istituzionale allo sviluppo del settore puntando per esempio sulle liberalizzazioni.